Val Masino, rimosso dal Comune lo striscione pro Gaza

Sul sasso Remenno era comparso il lenzuolo con la scritta “Stop al Genocidio”

Val Masino

È stato fatto rimuovere dal Comune il grido di stop alla guerra dispiegato lungo il più grande monolito roccioso d’Europa dove è comparso lo striscione con la scritta “Stop al Genocidio” in protesta contro la devastante offensiva israeliana a Gaza. Una scelta non casuale quella del Remenno per fare salire in alto la difesa della pace. Lassù su quel masso imponente che è simbolo di questi luoghi con il suo volume di oltre mezzo milione di metri cubi, sceso a valle a causa di un grosso franamento dalla Valle di Preda conquistato per la prima volta dai pastori che incisero faticosamente una scalinata di pietra sul lato ovest che, ancora oggi, rappresenta la via più semplice per salire alla sommità. Il grido muto su questo punto in quota chiede ai politici europei di intervenire subito per fermare il massacro ai danni di una popolazione inerme, a bambini morti, altri mutilati, persone torturate e affamate.

Il no alla guerra viene condiviso anche dall’amministrazione comunale del sindaco Pietro Taeggi che però stigmatizza l’utilizzo della palestra di roccia a fini politici, per questo ieri ha fatto togliere di mezzo lo striscione. «Il sasso Remenno - spiega il sindaco di Val Masino - è un masso che viene utilizzato per scalare ed è aperto a persone di tutte le nazionalità e soprattutto non si presta a essere strumentalizzato a fini politici. Nessuno ci ha chiesto l’autorizzazione per la sistemazione di questa scritta posizionata di nascosto, ma in ogni caso non la avremmoconcessa: non si può trasformare questa zona in uno spazio dove ognuno viene a fare la sua politica. Questo non toglie – termina Taeggi – condanniamo fortemente le azioni atroci di guerra in corso e il nostro sostegno per la pace in quelle terre».

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