Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 15 Dicembre 2025
Congresso nazionale Uncem: la montagna risorsa strategica per il Paese
Dal Congresso Uncem emerge una visione chiara: la montagna è viva e centrale, capace di dialogare con le città e guardare all’Europa. Maffezzini (Uncem Lombardia): “Fare rete è fondamentale per affrontare le criticità e cogliere le opportunità”.
Sondrio
Non un territorio marginale, ma una risorsa strategica per l’intero Paese, a patto che gli enti locali siano capaci di fare rete.
La montagna è stata protagonista venerdì 12 e sabato 13 dicembre al Congresso nazionale dell’Uncem, che si è tenuto a L’Aquila. Un appuntamento di grande rilievo istituzionale dal quale è emersa con forza una visione chiara e condivisa: la montagna non è periferia né luogo di abbandono, ma una realtà viva e centrale, capace di dialogare con le città e di guardare all’Europa per rafforzare la propria dignità istituzionale e costruire il proprio futuro.
Due giorni di confronto intenso tra sindaci e amministratori provenienti da tutta Italia, culminati con la riconferma per acclamazione di Marco Bussone alla presidenza nazionale dell’Uncem e con l’elezione del nuovo Consiglio nazionale, che resterà in carica per i prossimi cinque anni. Un consiglio in cui la Lombardia è presente con 16 membri confermando il proprio ruolo di primo piano. Tra loro il presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini, affiancato dai vicepresidenti Alberto Mazzoleni e Massimo Ottelli, ma anche Severino De Stefani, Nello Oberti e Annamaria Saligari, a testimonianza dell’impegno costante del territorio valtellinese all’interno dell’associazione.
«Stiamo attraversando una fase di grandi cambiamenti che incideranno profondamente sul futuro delle aree montane – ha sottolineato Maffezzini nel corso del Congresso –. Per questo dobbiamo essere vigili e propositivi, pronti a cogliere le opportunità ma anche a governare le criticità. Uncem, attiva dal 1952, è uno strumento fondamentale per raccogliere le istanze dei territori montani e portarle a livello nazionale, là dove vengono assunte decisioni che incidono concretamente sulla vita delle nostre comunità».
Al centro dell’intervento del presidente lombardo il valore della collaborazione istituzionale. «Il confronto e il lavoro in sinergia tra enti, a livello locale, provinciale e regionale, sono oggi presupposti imprescindibili – ha sottolineato –. È impensabile affrontare da soli, a livello comunale, problematiche complesse legate alla gestione degli enti, ai servizi ai cittadini e alle politiche di sviluppo. Solo facendo rete possiamo ottenere risultati concreti».
Un messaggio che trova particolare riscontro in una provincia come Sondrio, dove la montagna non è solo contesto geografico, ma identità, presidio territoriale ed economia. «Siamo chiamati a tutelare e preservare i nostri territori – ha aggiunto Maffezzini – offrendo ragioni concrete per rimanere in montagna e per sceglierla come luogo in cui realizzare il proprio progetto di vita».
Tra le priorità indicate dal presidente di Uncem Lombardia figurano una decisa apertura alla digitalizzazione, servizi sociosanitari efficienti, agevolazioni per le famiglie, misure fiscali a sostegno dell’imprenditorialità e infrastrutture tecnologiche adeguate. «Sono elementi indispensabili per rendere attrattivi i territori montani e contrastare lo spopolamento» ha ribadito.
Non è mancato un riferimento al ruolo della Regione Lombardia. «Siamo fortunati – ha rimarcato Maffezzini – perché la Regione ci sostiene con politiche e provvedimenti specifici per la montagna. Non è scontato e in altre aree del paese non accade. Avere una visione comune è fondamentale per costruire nuove progettualità e garantire un futuro ai nostri territori».
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