Indagini senza sosta per trovare il pirata. «Prendi le tue responsabilità», l’appello della moglie della vittima

La polizia locale stringe il cerchio sull’incidente di via Vanoni a Sondrio, grazie a telecamere e testimonianze. La vittima è un 54enne, ricoverato con fratture e dolori lancinanti

Sondrio

Proseguono senza sosta le indagini della Polizia Locale di Sondrio per individuare il pirata della strada che sabato mattina, con una manovra vietata e pericolosa, ha provocato l’incidente lungo la tangenziale cittadina, all’altezza dell’uscita di via Vanoni. Una svolta potrebbe arrivare a breve grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, già acquisite e al vaglio degli agenti, e alle testimonianze raccolte subito dopo il sinistro.

Intanto, dalle corsie dell’ospedale dove il marito è ricoverato con diverse fratture e dolori lancinanti, arriva l’appello disperato della moglie del motociclista. Un messaggio diretto al conducente dell’auto fuggita dopo lo scontro: «Caro pirata della strada, sono sempre io, la moglie del motociclista che non hai soccorso sabato in tangenziale, all’altezza di via Vanoni a Sondrio. Se hai il coraggio, fatti avanti: prendi le tue responsabilità e denuncia il fatto. Mio marito sta soffrendo, non riesce a camminare, ha dolori lancinanti... possibile che non pensi a quello che hai fatto? Vergognati! La polizia si sta dando da fare e io aspetto con ansia risposte positive».

Un grido di rabbia e dolore che si intreccia con l’indignazione di chi ha assistito all’incidente. Una testimone, rimasta profondamente colpita dall’atteggiamento dell’automobilista, non ha nascosto la propria amarezza: «Ha avuto tutto il tempo di costituirsi. Al momento dell’accaduto, magari spaventato, poteva reagire male e fuggire, ma ci si poteva aspettare che tornasse indietro. Io davvero ci ho sperato. Poi, quando la notizia è uscita, avrebbe potuto dire: “forse è il caso che io mi prenda le mie responsabilità”. Ma nulla. Silenzio».

La testimone si rivolge direttamente al pirata, con parole dure: «Furbone con tanta fretta, come si fa a guardarsi allo specchio? Hai recuperato quei pochi minuti saltando la coda, ma li hai usati bene a pensare a come scamparla? Come si fa a essere così insensibili ed egoisti? Io sono fiduciosa che avrai ciò che meriti, ed è solo questione di tempo. Per la tua coscienza ti conviene farti avanti e ammettere quello che hai fatto».

La dinamica, già ricostruita dagli agenti, parla chiaro: l’automobilista avrebbe effettuato un’inversione a U per saltare la coda e immettersi direttamente nell’uscita di via Vanoni, tagliando la strada alla moto di Marco Mendozzi, 54 anni, residente nel Milanese ma di origini aprichesi, che è caduto rovinosamente a terra riportando gravi ferite.

Le indagini proseguono: i testimoni hanno già fornito agli investigatori indicazioni su marca e modello dell’auto, una vettura nera di grossa cilindrata, anche se non è stato possibile annotarne la targa. L’attività della Polizia Locale resta intensa e mirata a incrociare ogni indizio, con l’obiettivo di arrivare presto all’identificazione del responsabile.

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