Sondrio, Cgil in sciopero contro la Legge di bilancio

Domani mattina alle 10,30 presidio davanti alla Prefettura. Turcatti (Cgil): “Manovra ingiusta che colpisce lavoratori e pensionati, penalizzando chi ha redditi fissi”.

Sondrio

Ci sarà anche la Cgil Sondrio stamattina in piazza, in occasione dello sciopero generale proclamato per l’intera giornata contro la Legge di bilancio. La mobilitazione prevede un presidio davanti alla Prefettura di Sondrio a partire dalle 10.30.

«Vogliamo denunciare una manovra ingiusta, fatta di austerità e di un prelievo fiscale che colpisce lavoratori dipendenti e pensionati, penalizzando chi ha redditi fissi e non rispondendo ai reali bisogni del Paese – spiega Michela Turcatti, segretaria generale della Cgil di Sondrio –. Scioperiamo per salari più alti, servizi pubblici di qualità e pensioni giuste».

Il sindacato denuncia una Legge di bilancio priva di investimenti nella spesa sociale, così come nella sanità, nell’istruzione, nella casa, nel trasporto pubblico, nella sicurezza sul lavoro e nella non autosufficienza: «Settori cruciali sempre più trascurati – aggiunge Turcatti –. Negli ultimi tre anni pensionati e lavoratori hanno versato 25 miliardi in più di tasse per il drenaggio fiscale derivante dalla mancata indicizzazione dell’Irpef, un’ingiustizia che non riguarda chi è in flat tax, né rendite o profitti. E il maggior gettito non è stato destinato alla spesa sociale: con questa manovra la sanità scenderà sotto il 6% del Pil, impoverendo ulteriormente il pubblico a favore del privato. Sempre più persone rinunciano a curarsi e lo Stato non garantisce quanto previsto dalla Costituzione».

Sotto accusa anche la politica previdenziale del Governo, «che invece di superare la legge Monti-Fornero l’ha peggiorata: si innalza l’età pensionabile, si riduce la flessibilità e si penalizza chi svolge lavori faticosi o discontinui. Chiediamo interventi urgenti per giovani e donne, oggi i più penalizzati. Mentre i giovani se ne vanno, avanza la deindustrializzazione e cresce solo l’occupazione degli over 50. Serve una strategia industriale che affronti le sfide ambientali e digitali, crei lavoro di qualità e investa sul futuro, tutto ciò che manca in questa manovra, orientata a rientrare sotto il 3% deficit/Pil anche per aumentare la spesa militare».

La Cgil chiede un piano di investimenti pubblici che rilanci occupazione e lavoro, il rinnovo dei contratti nazionali, più risorse per il pubblico, una reale detassazione degli aumenti salariali, il rafforzamento della quattordicesima per i pensionati, stabilizzazioni e nuove assunzioni, investimenti in sanità, istruzione, ricerca, trasporti, casa e diritto allo studio. Prioritarie anche misure contro precarietà, insicurezza sul lavoro e divari territoriali e di genere, oltre a una revisione degli appalti. Infine, il sindacato rivendica un forte contrasto all’evasione, alle grandi ricchezze e agli extra-profitti, perché «le risorse vanno prese dove ci sono e redistribuite».

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