Gdf di Sondrio, il bilancio dell’ultimo anno e mezzo: oltre 300 operazioni

Nel discorso d’addio del colonnello Cavallaro, il bilancio di un’attività intensa e strategica: scoperti 68 evasori totali, sequestri per milioni di euro, focus su fondi Pnrr e collaborazione sempre più stretta con Procura europea e Dogane

Sondrio

Nel solco della tradizione ma con lo sguardo rivolto al futuro, la Guardia di Finanza di Sondrio celebra il 251° anniversario della fondazione del Corpo con un bilancio operativo che restituisce l’immagine di un’attività intensa e strategica, fondata su un approccio integrato alla tutela dell’economia legale, al contrasto della criminalità e alla salvaguardia della sicurezza pubblica.

Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 maggio 2025, i reparti valtellinesi hanno eseguito oltre 300 interventi e 70 indagini nel solo settore economico-finanziario. Un impegno che, come sottolineato dal colonnello Giuseppe Cavallaro nel suo discorso ufficiale, «assume un ruolo sempre più determinante in un momento storico e sociale particolarmente instabile e delicato», anche in vista dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.

L’attività ispettiva ha permesso di individuare 68 evasori totali – tra cui anche operatori attivi su piattaforme digitali – e 261 lavoratori in nero o irregolari. Sono 37 le persone denunciate per reati tributari, mentre i sequestri patrimoniali hanno superato i 2,7 milioni di euro. «Una risposta concreta – ha dichiarato Cavallaro, alla sua ultima festa del Corpo in Valtellina, tra qualche settimana assumerà un nuovo incarico al Comando regionale – al fenomeno dell’evasione, anche internazionale, riconducibile a stabili organizzazioni occulte e residenze fittizie».

Nel solo ambito dell’evasione fiscale internazionale sono stati scoperti 14 casi, legati anche alla detenzione illecita di capitali all’estero. Cinque, invece, le proposte di cessazione di partita Iva per soggetti ad alta pericolosità fiscale.

Particolare attenzione è stata rivolta ai fondi del Pnrr. I finanzieri hanno eseguito 72 interventi per verificare l’erogazione e l’utilizzo di oltre 37 milioni di euro tra appalti, contributi e crediti d’imposta. Sono emerse irregolarità per oltre 3,5 milioni di euro. A ciò si aggiungono 129 verifiche sulla spesa pubblica nazionale, con 78 persone denunciate e danni erariali accertati per più di 5 milioni di euro.

«Le nostre progettualità – ha rimarcato Cavallaro – sono sempre più raffinate e supportate da strumenti di analisi innovativi, capaci di affrontare con lucidità fenomeni illeciti nuovi e complessi, che minacciano la sicurezza economica del territorio».

Sono, poi, state eseguite 21 operazioni in materia di riciclaggio e autoriciclaggio, con il sequestro di beni per 1,3 milioni di euro e la denuncia di 7 persone. Gli accertamenti nei confronti di professionisti, money transfer e “compro oro” sono cresciuti in maniera significativa.

La collaborazione con la Procura europea ha già prodotto sequestri per quasi 900mila euro, a riprova del crescente rilievo delle indagini transfrontaliere. Inoltre, la nuova sinergia con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – sancita nel maggio scorso – potenzierà i controlli congiunti ai valichi di frontiera di Passo del Foscagno, Villa di Chiavenna e Piattamala.

Sul versante dei traffici illeciti, sono stati sequestrati 52 mila prodotti contraffatti o non sicuri, mentre l’attività doganale ha portato al sequestro di 64 chili di tabacchi lavorati. Nel complesso, oltre 600 controlli valutari sono stati eseguiti ai confini, con il sequestro di titoli e certificati per circa 8.000 euro.

Ma il lavoro della Guardia di Finanza in Valtellina non si ferma alla dimensione repressiva. L’impegno sul fronte del soccorso montano si conferma di altissimo livello: 553 interventi nel 2024, con 583 persone soccorse, e altri 337 nei primi mesi del 2025, per 246 persone tratte in salvo. Sette le salme recuperate.

Fondamentale, in questo campo, l’azione delle tre stazioni Sagf di Bormio, Madesimo e Sondrio, sempre più specializzate anche grazie all’accordo con il Cnsas e Areu Lombardia. Cavallaro ha voluto sottolineare anche il ruolo delle unità cinofile, ora abilitate al recupero in verricello dagli elicotteri grazie a un intenso lavoro addestrativo, e la collaborazione sinergica con la squadra droni della Protezione civile per la gestione di emergenze complesse.

Accanto all’azione di contrasto, prosegue anche l’attività di prevenzione e sensibilizzazione rivolta ai più giovani. Grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, la Gdf ha promosso lezioni e incontri per stimolare la consapevolezza del valore della legalità economica. Importante anche il progetto «Ragazzi on the Road», che consente agli studenti di vivere esperienze reali accanto alle forze dell’ordine.

«La Guardia di finanza – ha concluso Cavallaro – non è soltanto numeri, ma anche presenza viva e responsabile nel tessuto civile del territorio. In un contesto sempre più complesso, è fondamentale che cittadini e istituzioni riconoscano il valore del nostro lavoro a tutela della collettività».

© RIPRODUZIONE RISERVATA