
Schianto a Campo Mezzola:
nessun via libera per i funerali di Matteo
Novate Mezzola
La ricognizione cadaverica da parte del medico necroscopo ed il riconoscimento da parte dei congiunti sono stati effettuati ieri mattina, ma il nulla osta alla sepoltura non è arrivato. La Procura della Repubblica di Sondrio preferisce sottoporre la salma di Matteo Triulzi, 22 anni, di San Cassiano Valchiavenna, morto in un tragico incidente stradale verificatosi alle 20.20 della sera di Pasqua a Campo Mezzola, sulla 36, ad esame autoptico. Non è ancora nota la data in cui verrà eseguito anche perché si tratta di trovare il medico legale, generalmente di fuori provincia, che possa dare la propria disponibilità in tempi celeri, ma questa è la decisione per cui la salma resta composta all’obitorio dell’ospedale di Sondrio a disposizione dell’autorità giudiziaria. I famigliari di Matteo, la mamma Lores, il papà Marco e la sorella Veronica, ipotizzando che il nulla osta non sarebbe giunto subito, avevano già lunedì sera annunciato pubblicamente la morte del loro congiunto tramite le onoranze funebri Paggi, precisando che la data del funerale sarebbe stata comunicata in un secondo momento. Questo per il fatto che in tanti si sono rivolti ai famigliari, nelle ore immediatamente successive al sinistro, per avere informazioni e sono giunte a casa per poter vedere la salma. Una tragedia che ha fortemente scosso la comunità di San Cassiano, dove il papà del defunto, Marco Triulzi, ha anche lavorato per anni come operaio del Comune e che tutti hanno avuto modo di apprezzare per la grande disponibilità e il buon carattere.
Parole di cordoglio sono state subito espresse dal sindaco, Antonio Venezia, cui si sono aggiunte quelle del gruppo consigliare “Bene Comune” dell’ex sindaco Davide Tarabini. «Siamo vicini alla famiglia di Matteo e a tutti i suoi cari ed in particolare a Marco, a lungo dipendente comunale», scriveva lunedì Tarabini su Facebook. Nella tragedia, la nota positiva è rappresentata dal fatto che, tutte e tre le persone coinvolte nell’incidente e in un primo momento portate in Pronto soccorso a Lecco e a Gravedona sono fuori pericolo e sono a casa. Dimessa anche la 24enne di Chiavenna, alla guida della Fiat Sedici che procedeva verso la città del Mera, e che era considerata la più grave fra i coinvolti. Le sono stati dati 25 giorni di prognosi. Per tutti e tre è stato un grande spavento e le loro auto, una Volkswagen Up, una Hyundai Kona e una Fiat Sedici, sono da buttare, però, quanto meno, ne sono usciti vivi e non è poca cosa visto come si erano messe le cose. All’origine del sinistro pare vi sia un sorpasso di Triulzi, che viaggiava verso Piantedo, e che prima della galleria, forse anche a causa della velocità, ha perso aderenza posteriore col mezzo ed ha finito per cozzare contro le due auto che sopraggiungevano in senso opposto, la Fiat e la Volkswagen, mentre la Hyundai è capita in zona proprio al momento dell’impatto. «Siamo molto provati - assicura Bruno Clalüna, titola della omonima falegnameria di Bondo in cui lavorava Triulzi da quattro anni -. Matteo ci mancherà. Era un lavoratore appassionato e di ottimo carattere. Aveva questo dono di andare d’accordo con tutti e non è cosa da poco. Ha cominciato da noi quattro anni fa e si è impegnato molto, sempre presente, puntuale, preciso. Quest’anno lo volevo promuovere capo squadra del montaggio, settore in cui operava molto bene. Non sapevo della sua passione per le auto, per me è un grande dispiacere averlo perso».
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