
Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 19 Giugno 2025
Valfurva, dignità e diritti al centro della tre giorni su “Lavoro povero, povero lavoro”
Alla Casa Benedicta di Santa Caterina Valfurva è iniziata la tre giorni promossa da Azione Cattolica Ambrosiana e ACLI con il patrocinio di Confservizi Lombardia. Al centro dell’iniziativa, riflessioni e confronti sul lavoro povero e sulla necessità di restituirgli dignità
Bormio
Ha preso il via oggi alla Casa Benedicta di Santa Caterina Valfurva, organizzata da Azione Cattolica Ambrosiana e ACLI e con il patrocinio di Confservizi Lombardia la tre giorni dedicata a “Lavoro povero, povero lavoro”. Il clou dell’evento stamattina alle 10 con una tavola rotonda aperta alla cittadinanza su “Il lavoro povero: esperienze, problemi e prospettive”. Insieme al presidente di Confservizi Lombardia e Gruppo CAP Yuri Santagostino, che interverrà sulla qualità e controllo della filiera del lavoro nelle aziende dei servizi di pubblica utilità in Lombardia, dialogheranno Rosetta Battista presidente ACLI COLF – Milano, Monza e Brianza, Francesca Canovi ANCI Lombardia e vicesindaco di Sondrio, Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana unitamente a Danilo Malaguti presidente di Acli Terra Milano, Monza e Brianza. A moderare i lavori è stato chiamato Sergio Colomberotto, segretario ai diritti del lavoro ACLI Milanese.
«Oggi il lavoro deve tornare a essere uno strumento di dignità e non un fattore di esclusione – ha evidenziato Santagostino -. Come aziende che gestiscono servizi di pubblica utilità intendiamo ribadire la qualità del lavoro che vogliamo. Un lavoro che, innanzitutto, sia sicuro. Un lavoro che sia equo, inclusivo e sostenibile, in grado di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione. Serve un’attenzione costante da parte di tutto il sistema del lavoro, dalle imprese ai sindacati, ai lavoratori stessi, nel pretendere e costruire un ambiente sicuro ed equo per tutti, lungo tutta la filiera e lungo tutta la carriera lavorativa».
La tre giorni organizzata in Valfurva ha preso le mosse da un’amara constatazione ovvero il fatto che il lavoro, oggi, non rappresenti più garanzia di una vita dignitosa. Secondo l’ultimo rapporto ISTAT, nel 2024 oltre il 23% della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale e un lavoratore su dieci è in condizione di povertà lavorativa. Una situazione che interpella tutti: istituzioni, imprese, terzo settore e cittadini. In un tempo in cui il lavoro perde sempre più la sua capacità di garantire dignità, sicurezza e futuro, è nata l’esigenza di fermarsi a riflettere su “Lavoro povero, povero lavoro”.
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