Aprica, trecento alpini

per evitare ogni dissesto

Hanno fatto a gara per esserci e contribuire alla prevenzione di possibili dissesti idrogeologici e ambientali.

Si tratta di 316 alpini che nel weekend hanno lavorato in dieci cantieri tra il Comune di Aprica e quello di Teglio, bonificando corsi d’acqua, sfalciando e ripulendo scarpate, tagliando arbusti invasivi e costruendo muretti.

APRICA

«Il riconoscimento principale va alle centinaia di volontari con le relative squadre da mezza Lombardia – ha detto il presidente della sezione Alpini di Tirano, Mario Rumo -. C’è stata una vera gara a partecipare e abbiamo dovuto a malincuore dire di no a 140 unità che avevano fatto richiesta; ciononostante la partecipazione ha sforato abbondantemente le 250 unità previste, arrivando a 316 elementi, con addirittura qualche alpino donna».

Base logistica principale è stato il palazzetto dello sport sotto la supervisione di Franco Ratti, all’interno del quale sono state allestite la cucina, la mensa e una parte dei dormitori. La Siba (impianti Magnolta) ha prestato suoi spazi per la postazione di direzione e coordinamento.

Tra i collaboratori a vario titolo anche molte associazioni aprichesi (Cnsas, Cai, maestri di sci, coro Gambuer e altre).

I lavori veri e propri si sono praticamente conclusi nella giornata di sabato. Sono rimasti nel punto di ammassamento dei vegetali solo una parte delle ramaglie ancora da cippare e trasportare al deposito della centrale di teleriscaldamento alla quale sono stati conferiti.

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