
Cronaca / Valchiavenna
Domenica 31 Agosto 2014
Bilancio Trenord
«Non soddisfatti
da questa estate»
Il direttore operativo: «Problemi dovuti al tempo ma questi motivi non devono diventare un alibi» - Svolta nelle pulizie: «Ora un servizio d’eccellenza»

Adesso c’è anche lo “Spluga” e prosegue il rinnovamento dei treni. Senza dimenticare l’attenzione alle pulizie. Ma restano alcune problematiche per le ferrovie della provincia di Sondrio.
Sulla Colico-Chiavenna viaggiano due treni revampizzati, il “Maloja” in servizio da alcuni mesi e lo “Spluga” fresco di ristrutturazione nelle officine di Milano Fiorenza. Per presentare il convoglio è salito in Valchiavenna da Milano Tiziano Garbarini, direttore operativo di Trenord. «Si tratta del quinto dei sei treni ristrutturati grazie ai fondi messi a disposizione dal progetto Interreg che ha visto collaborare Trenord, Regione Lombardia e Provincia di Sondrio - ha spiegato durante il viaggio il dirigente dell’azienda lombarda -. Ora complessivamente, con i tre in viaggio sulla linea valtellinese, siamo a cinque. Aspettiamo il “Mortirolo”, l’ultimo convoglio di questo percorso promosso per migliorare il materiale rotabile».
Le vecchie Ale803 degli anni Sessanta, treni con milioni di chilometri di servizio, andranno definitivamente in pensione. «Questa è un’ulteriore buona notizia. Poi arriveranno i treni Coradia, che verranno utilizzati sulla Milano-Tirano. I primi due sono attesi per l’autunno». Gli impegni presi da Trenord e Regione Lombardia ai tempi dell’assessorato di Maurizio Del Tenno, quindi, stanno per portare i primi benefici anche sulla linea che unisce il capoluogo lombardo alla Valtellina.
Garbarini non nasconde l’insoddisfazione dovuta ai risultati di un’estate ricca di disagi, ad esempio quelli dovuti alla rottura di una rotaia a Chiavenna a metà agosto o al guasto all’impianto di domenica tra Tirano e Sondrio. Senza dimenticare tutti gli altri ritardi determinati da problemi ai treni o ad altre strutture. «Non siamo felici delle performance dell’estate, determinate da eventi atmosferici che hanno reso complicata la situazione non soltanto in Valtellina, ma anche nel resto del Paese. Questo non deve costituire un alibi. Con i colleghi di Rfi cercheremo delle soluzioni per tenere alto il livello del servizio in provincia di Sondrio. Siamo sulla buona strada». Mantenere standard elevati vuol dire anche curare un aspetto centrale come quello della pulizia. La polvere tipica dei sedili e l’inconfondibile odore di treno tanto odiati dai pendolari devono assolutamente scomparire.
«Siamo a un punto di svolta. Abbiamo di nuovo cambiato il contratto del servizio di pulizia. Pretendiamo un servizio d’eccellenza e saremo duri se non si rispetteranno gli accordi».
Poi c’è il problema dei danneggiamenti volontari, che si possono osservare anche sui convogli in viaggio sulle linee valtellinesi. «Spendiamo 8 milioni di euro all’anno per i vandalismi. Questa cifra equivale al costo di un treno nuovo. Se i treni sono in condizioni precarie per la mancata pulizia, siamo pronti a riconoscere la necessità di miglioramento. Ma se, al contrario, dipende da vandali che decidono di rovinare il materiale, le risposte vanno cercate altrove».
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