
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 28 Settembre 2013
Cacciatori alla Culmen
ma solo il giovedì
Dal 10 ottobre al 7 dicembre autorizzate venti doppiette per l’abbattimento dei cervi

Caccia sì, ma solo per due mesi e sotto stretto controllo della polizia venatoria. Hanno chiesto un incontro urgente al presidente della provincia, Massimo Sertori. Mercoledì sera a palazzo Muzio i sindaci di Dazio, Antonio Cazzaniga, e di Ardenno, Riccardo Dolci, hanno potuto chiarire i contenuti della proposta di istituzione della zona speciale alla Culmine, che di fatto riapre la caccia al cervo, bandita in tutta l’area dal 1986.
Il decreto firmato dal responsabile del servizio caccia e pesca della Provincia, Daniele Moroni è stato rivisto e limato e la modifica più importante è senza dubbio la rinuncia a sparare nelle giornate di sabato, com’era stato invece ventilato in prima battuta. «Sapevamo che nel settore della Valmasino la giornata per i prelievi venatori è il sabato - chiarisce Cazzaniga - ma questo aspetto è stato fin da subito fonte di grande preoccupazione da parte nostra e della popolazione. Nel weekend a Dazio arrivano i villeggianti, le famiglie salgono sulla Culmen per la fare le loro passeggiate, abbiamo anche molti raccoglitori di funghi e a ottobre ci sarà Gustosando e la Castagnata».
Autorizzare la caccia il sabato avrebbe avuto quasi ripercussioni negative dal punto di vista dell’affluenza turistica, per non parlare dei rischi per l’incolumità pubblica, viste le oggettive difficoltà a limitare l’accesso alla Culmen. Il presidente Sertori ha compreso le perplessità della popolazione e, quindi, la caccia sarà limitata alla giornata di giovedì a partire dal 10 ottobre fino al 7 dicembre. Il decreto sarà vigente solo per il 2013 e prevede l’abbattimento di 50 capi (12 piccoli, 4 maschi giovani, 10 femmine giovani e 24 femmine adulte).
Sulla Culmen potranno circolare non più venti cacciatori, comunicando entro il giorno precedente il proprio nominativo al Comprensorio alpino di Morbegno, che provvederà a sua volta a segnalare alla Provincia l’elenco dei cacciatori abilitati. Palazzo Muzio ha garantito la presenza sul territorio degli agenti della polizia venatoria. Contemporaneamente, per dare un’adeguata informazione , saranno collocati, sia lungo la provinciale sia sui sentieri e in paese, alcuni cartelloni, grandi e ben visibili, che indicheranno le giornate e gli orari di apertura dell’attività venatoria. Un altro aspetto legato alla sicurezza sarà l’imposizione, per tutti i cacciatori, di disporsi a una distanza di tiro non oltre i 250 metri, per ridurre al minimo il pericolo di pallottole vaganti. Il servizio caccia potrebbe decidere di disporre la chiusura del prelievo una volta raggiunta la soglia del 90% degli abbattimenti per ogni singola categoria, nella varie classi ed età, fermo restando il limite di due capi a testa previsto dal piano di abbattimento più generale. È possibile che la soglia dei 50 capi sarà raggiunta anche prima del 7 dicembre.
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