Cademartori, uno spiraglio
per il lavoro a Introbio

La trattativa con Lactalis Galbani procede, e ci sono buone probabilità di trattenere i sette dipendenti della Cademartori a Introbio

INTROBIO

La trattativa con Lactalis Galbani procede, e ci sono buone probabilità di trattenere i sette dipendenti della Cademartori a Introbio,

Anche se questa possibilità potrebbe comportare sacrifici non indifferenti per tutti i 36 dipendenti dello stabilimento. «Si è riusciti a fare un accordo per tutelare il più possibile i lavoratori in questa fase», dicono Enzo Mesagna della Cisl e Massimo Sala della Cgil.

L’accordo prevede la chiusura dello stabilimento di Caravaggio (Bergamo) da questa estate, con trasferimenti negli altri stabilimenti del gruppo. Questo trasferimento viene gestito spostando a Casale Cremasco tutte le lavoratrici donne e le fasce deboli, per tutti gli altri sarà che dovranno trasferirsi più lontano, sarà garantito un piano sociale si sostegno economico, e non solo, nell’affitto o acquisto delle abitazioni. Sarà inoltre aperta una procedura di mobilità volontaria di gruppo perché i lavoratori di Caravaggio possano essere stabiliti negli altri stabilimenti, ma anche per strappare alla precarietà i lavoratori con contratto a termine.

Anche per Introbio sarà aperta la mobilità volontaria, soprattutto per i prepensionandi. In più si cercherà di individuare persone che decidano di ridursi l’orario per abbattere il costo del lavoro e togliere la questione degli esuberi. «Inoltre l’azienda ha manifestato la volontà di continuare a investire sul sito di Introbio per garantire la continuità produttiva», spiegano i sindacati. Anche per i lavoratori valsassinesi che decideranno di trasferirsi sarà messa in atto la copertura economica e sociale destinata ai lavoratori bergamaschi prossimi al trasferimento.

Domani in Cademartori ci sarà l’assemblea: «Spiegheremo gli estremi dell’accordo, che ora va riempito di contenuti - dicono i sindacati - Dobbiamo ora verificare se ci sono pensionandi o volontari disposti alla mobilità nello stabilimento di Introbio, oppure se ci sono lavoratori disposti a ridursi l’orario di lavoro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA