
( fotoservizio cardini)
Calolziocorte, soldi buttati
Bici nuove di zecca nel nulla
Servizio attivo non prima della fine di marzo
Intanto bici nuove sotto l’acqua senza protezioni
Codega: «Chiederemo di metterle al riparo»
Calolziocorte - Il bike sharing non ha ancora finito di prendere forma, ma di sicuro, in questo periodo, sta prendendo l’acqua.
Abitanti e frequentatori del lungofiume calolziese – così come delle altre zone scelte per l’installazione delle bici a noleggio - se ne sono subito accorti: nei giorni scorsi, le aree hanno registrato il posizionamento di colonnine e biciclette.
Un’accelerazione importante, per l’intervento che la Comunità Montana ha preso in carico dalla Provincia di Lecco, vincolata – quest’ultima –dal patto di stabilità che avrebbe affossato l’operazione condotta in collaborazione e con il contributo dei Comuni interessati.
Il bike sharing, infatti, porterà alla nascita di cicloposteggi a Vercurago, Calolzio, Olginate, Garlate e Malgrate (2), che andranno a completare il sistema integrando quello già operativo a Lecco città. Complessivamente, il nuovo progetto parla di 35 biciclette tradizionali e 17 a pedalata assistita, che serviranno a spostarsi agevolmente attorno al lago.
Qualche perplessità, però, è sorta nei tanti cittadini che hanno notato la presenza del nuovo impianto dal fatto che le biciclette sono state già collocate al loro posto, ma da qui alla effettiva entrata in funzione del sistema (prevista per l’ultima decade di marzo) rischiano di restare in balia delle intemperie e dei vandali.
Il presidente dell’ente sovracomunale, Gianni Codega, spiega: «Al momento mancano ancora alcune biciclette, che verranno posizionate appena smetterà di piovere. A questo proposito, ai Comuni chiederemo di metterle al riparo, fino a quando faremo esordire il servizio, per evitare abusi e vandalismi e il deterioramento delle bici stesse. E’ inutile lasciarle lì a prendere l’acqua».
Per il momento, però, non è previsto il posizionamento di tettoie a protezione futura delle due ruote.
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