Formazione insegnanti

«Troppi disagi in Valle»

C’è chi propone di utilizzare il web

I presidi: «Difficile garantire lezioni regolari»

Sondrio

«Siamo nell’era digitale: si parla tanto di Scuola 2.0 e di generazione web. E poi, nel 2014, si obbligano ancora i docenti che vogliono acquisire l’abilitazione e si sono iscritti ai Pas a seguire le lezioni in università, quando in realtà potrebbero seguirle via web, evitando di spostarsi e di percorrere centinaia di chilometri in auto per raggiungere Milano piuttosto che Pavia».

Questo ha chiesto all’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio (Ust, ex-provveditorato) Maurizio Gianola: che i docenti dell’istituto comprensivo di Livigno di cui è preside reggente possano seguire le lezioni dei Percorsi abilitanti speciali a cui si sono iscritti in videoconferenza.

Non è stato l’unico Gianola che è anche preside del comprensivo di Teglio, ad appellarsi ai vertici dell’Ust affinché faccia pressione sull’Ufficio scolastico regionale e chieda alle università lombarde di introdurre la modalità online. Altri dirigenti si sono fatti avanti.

Una richiesta dettata da oggettive necessità: far combaciare «il legittimo diritto di chi vuole abilitarsi, che tra l’altro ha pagato somme non indifferenti – l’iscrizione ai Pas oscilla tra i 2.500 e i 3.000 euro -, e, al contempo le esigenze scolastiche per garantire il regolare svolgimento delle lezioni».

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