Gli sfollati: la frana

poteva essere evitata

Le famiglie di Premana alle prese col fango: se avessero fatto i lavori non saremmo in questo stato

«Quell’infiltrazione d’acqua sulla Sp 67 era nota. C’era già stato un episodio. Nessuno ha fatto nulla»

Premana

Passata l’emergenza, i cinque sfollati delle case popolari hanno trascorso la notte di venerdì nelle loro abitazioni.

«Rischiato di morire»

«Se avessero messo subito a posto quel problema che era stato segnalato da tanto tempo, non sarebbe successo nulla», così tira le conclusioni Daniela Pandiani che con il marito Felice Spazzadeschi e la figlia Alessia hanno trascorso una giornata e mezza ospiti dell’albergo “La Peppa”.

Quel ruscello d’acqua dalla Sp 67 Dir è stato l’innesco per lo smottamento: già in passato era successo, ma non era stato posto rimedio.

L’alba del 26 dicembre e solo il ricordo dello scampato pericolo: «Sono cose che abbiamo visto solo in tv. Sentirsi dire che si deve andare via ed all’improvviso prendere quattro cose, - afferma - senza sapere cosa. Siamo stati una notte alla “Peppa”, non avrei mai pensato ci capitasse a Premana. Natale è stata una bella giornata, Santo Stefano un trambusto».

Le due figlie hanno schivato lo smottamento per poche ore: «Alessia e Sara erano arrivate verso le 4 dalla festa di Giabbio e sono rimaste con altre amiche, in cinque, per un po’ in auto sul parcheggio. Hanno fatto in tempo a rientrare ed andare a letto, per loro fortuna».

Le due auto di famiglia sono state danneggiate e la Fiesta è restata in bilico tra parcheggio e provinciale: «Devo andare a fare il preventivo dei danni. – aggiunge il marito Felice – Mi ha svegliato il vicino, telefonando. Mi sono alzato ed ho visto cosa c’era sotto. Non era una bella visione, c’era già un subbuglio ed un forte odore di metano».

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