I ladri tentano di entrare in una villa e un vicino grida: «Vi sparo» e fuggono

Il caso Due furti sono stati sventati l’altra sera, in via Mosella e in via per Cucciago. Nel secondo caso i banditi erano già riusciti a penetrare nella casa, rovistando ovunque

Il suono dell’antifurto a tutto spiano. Un vicino che grida: «Ti sparo!», all’indirizzo di uno dei ladri. In strada, la banda di delinquenti in fuga. In tutto, tre persone. In fresca scavalcata dalla recinzione di un confinante: un tentato furto in una villa. In quel momento, nessuno in casa: la famiglia era a messa.

Con coraggio - seppur disarmato: il grido, un bluff - il cittadino che li ha avvistati ha provato anche ad inseguire l’Audi bianca dei ladri. Con un quarto uomo al volante nella veste di autista e palo, felpa bianca con cappuccio. Schizzato via con una guida più che spericolata, con tanto di taglio pericoloso di una curva, e relativa invasione dell’altra corsia di marcia. A rischio di un incidente frontale con un altro veicolo.

Sulle loro tracce ci sono i carabinieri di Cantù: diversi elementi sono stati già messi a verbale. Serata da dimenticare per i ladri, entrati nella stessa sera anche all’interno di un appartamento al piano rialzato di un vicino condominio, dove sono stati disturbati da un’altra famiglia, rincasata proprio mentre la banda stava frugando tra i cassetti. Non avrebbero portato via nulla.

Più in genere, una serata, dal tardo pomeriggio, di paura. Con i residenti di via per Cucciago e strette vicinanze arrivati quasi al faccia a faccia con i malviventi. Erano già passati in zona, sempre all’altezza di via Mosella, in questi anni. E sono ritornati. Passando dal retro.

Un incubo, per le famiglie di una parte di città altrimenti tranquilla, residenziale. Anche qui, i ladri, quando arrivano, spaccano gli infissi: chiedere a chi si è ritrovato a pagare danni da migliaia di euro. Soprattutto, seminano il terrore tra le famiglie del circondario. Serate agitate anche per i bimbi che vivono in zona, dicono mamme e papà. Qualcuno non ha esitato, quindi, a far la voce grossa, fingendo - riferisce il diretto interessato, che sta pensando di avviare seriamente la trafila per dotarsi di una pistola - di avere con sé un’arma.

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