L’abbraccio di Rusconi alle bimbe

«Sto bene. Ma sì, dai, sto bene»

Il ritorno a casa dell’ex sindaco, in carcere dallo scorso 2 aprile

Un largo, luminoso sorriso sul volto pallido e stanco: «Sto bene; sì, dai: sto bene».

Così, ieri, l’ex sindaco Marco Rusconi davanti alla propria abitazione ha risposto alla stampa. Non sono state le sue prime parole: quelle - seppur provato - le ha avute pensando subito alle sue figliolette: «Niente foto alle bambine», ha chiesto con la prontezza e il tono fermo di sempre.

Erano circa le 14 quando ha fatto ritorno: ha rimesso piede oltre il cancelletto, oltre la soglia che aveva varcato all’alba del 2 aprile scorso scortato dalla Guardia di finanza e non aveva più rivisto. Due mesi e mezzo lontano da casa, recluso, incontrando una volta a settimana – non tutte le settimane – e per limitato tempo i parenti.

Con i familiari

Proprio loro hanno fatto quadrato attorno: Marco Rusconi è sceso in strada, davanti a casa; non si è fatto portare in auto oltre il cancello, dove lo spazio interno già era occupato da altre macchine.

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