Cronaca / Lecco città
Mercoledì 25 Marzo 2015
Lecco. «Segnali di ripresa
anche dal credito»
Un’analisi di Unicredit mostra che l’industria lecchese si sta muovendo lungo un trend di crescita
Luciano Binda: «Euro debole e la discesa del petrolio sono fattori che aiutano le nostre produzioni»
Con oltre 30,6 milioni di euro erogati al 28 febbraio 2015 come finanziamenti alle imprese lecchesi, Unicredit sul territorio segna un +24% rispetto al mese di febbraio del 2014.
Considerando invece l’intero scorso anno, il volume delle erogazioni alle imprese ha sfiorato i 100 milioni di euro (99,12 milioni).
«Il trend positivo del 2014 – spiega Luciano Binda, responsabile commerciale di Unicredit per la Lombardia Nord - prosegue anche nei primi 2 mesi e mezzo del 2015 con erogazioni a medio lungo termine già effettuate per più di 30 milioni. Siamo fiduciosi – aggiunge - per i prossimi mesi in quanto riteniamo che alcuni fattori favorevoli, di cui le nostre imprese potranno beneficiare, quali la discesa del prezzo del petrolio, la svalutazione dell’euro e la politica espansiva della Bce dovrebbero stimolare strategie di crescita economica».
I dati sono dell’Osservatorio dei territori di Unicredit che ha diffuso l’ultimo focus sulla Lombardia (elaborazioni Prometeia), che analizza la congiuntura economica e le prospettive dell’economia locale.
Il dato lecchese è in linea con un andamento regionale che registra un «Pil in ripresa – si legge nello studio – dai minimi del 2012 e crescita vivace», dovuta anche ai fattori congiunturali fra cui «l’impatto del turismo proveniente da Expo». Un Pil, quello lombardo, che da solo vale quasi un quarto (22%) di quello nazionale e che nella regione è tornato positivo (+0,4% contro -0,4 dell’Italia) già l’anno scorso. La crescita di Pil stimata nel 2015 all’1,1% per l’economia lombarda farà sì che il differenziale con la crescita nazionale, spiega Unicredit, resisterà anche nel 2015 per circa mezzo punto percentuale.
Fra i dati in miglioramento anche la frenata nelle chiusure aziendali (-0,3%; al terzo trimestre 2014 le attive risultano essere 815mila). Va meglio anche per le dinamiche settoriali in termini di valore aggiunto per i servizi e per l’industria, mentre nel 2015 si rafforzerà anche la domanda interna, con dati di crescita molto lievi (fra lo 0,1 e lo 0,7%) e tuttavia migliori rispetto alla stima nazionale (+0,2% da -0,3%).
Dati in miglioramento anche per l’export, che guadagnerà quasi 5 punti grazie all’aumento delle vendite da tutti i principali settori tranne la metallurgia. A crescere di più saranno il tessile e l’abbigliamento (+4,4%), gli apparecchi elettrici (+3,1%) e i macchinari (+1,4%). Fra i mercati in maggior crescita ci sono gli Usa (+2,8%), la Polonia (+7,1%) e il Giappone (+16,2%).
«Si consolida un trend positivo per l’economia lombarda e si colgono segnali incoraggianti per la seconda metà dell’anno – commenta Monica Cellerino, regional manager Lombardia di UniCredit – In questo scenario è quindi fondamentale spingere sugli investimenti e stimolare nuova domanda di credito, condizione necessaria per innescare un nuovo percorso di crescita nel Paese. Non vorrei quindi enfatizzare eccessivamente i dati dello studio, ma anche se analizziamo il valore aggiunto per settore, si scorgono segnali di ottimismo, in particolare in alcuni settori che potrebbero trainare la ripresa dell’economia del territorio».
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