![Mozzate Lidia Nusdorfi uccisa nel sottopassaggio della stazione ferroviaria Mozzate Lidia Nusdorfi uccisa nel sottopassaggio della stazione ferroviaria](https://storage.laprovinciaunicatv.it/media/photologue/2014/5/2/photos/cache/lidia-amava-i-suoi-figli-ed-era-intimorita-da-dritan_aef63af6-a6f2-11e3-a261-9c1f69cc8de6_v3_large_libera.jpg)
(Foto di Carlo Pozzoni)
Parla la famiglia della donna uccisa a Mozzate. «Se n’era andata per difenderli da ritorsioni»
«Lidia amava profondamente i suoi figli e non li ha mai abbandonati». Così la famiglia di Lidia Nusdorfi a chi sostiene che la donna assassinata sabato scorso dall’ex convivente non si preoccupava dei figli. Anzi.
Anche a seguito delle recenti pubblicazioni, attraverso un comunicato de gli avvocati Giada Andriolo e Dario Trovato, precisa alcuni aspetti della vita e delle volontà di Lidia, soprattutto in relazione al ruolo di genitore e alla tutela dei minori coinvolti.
«Lidia - scrivono i legali - si era trasferita dalla nonna materna per tentare di ricostruire una vita migliore e più serena per sé e per i suoi figli, stante il passato altamente conflittuale tra lei e il compagno Dritan Demiraj».
«Lidia - continuano i due avvocati - si è trasferita in Lombardia inizialmente da sola, proprio al fine di proteggere i bambini da eventuali ritorsioni. Era intimorita e tormentata dall’ossessione del Demiraj e dal legame disperante che lo univa a lei. I familiari di Lidia, oggi, continueranno a combattere per i suoi figli e per tutte le donne vittime di violenza».n
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