
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 27 Settembre 2013
Sala d’aspetto sotto il portico
Disagi per chi va dal medico
I lavori alla materna hanno portato al trasloco dell’ambulatorio di Rogolo - La sala consiliare messa a disposizione dei pazienti in attesa

Disagi per i pazienti di Rogolo dopo il trasferimento dell’ambulatorio medico. I lavori di ampliamento della scuola materna che da settembre ha una sezione in più visto l’incremento del numero degli iscritti, ha costretto al trasloco i medici di base che prima erano sistemati in locali attigui alle aule.
Da luglio, a causa del cantiere, per i tre medici di famiglia in servizio in paese e per i loro pazienti, il Comune ha trovato una sede provvisoria nella biblioteca che, però ha un solo locale e la sala d’aspetto è stata allestita all’esterno, sotto un piccolo portico. Fino ad ora le giornate sono state calde e gli utenti hanno atteso fuori il loro turno, senza troppe lamentele, ma arriva l’autunno e presto farà freddo.
Proprio per evitare di lasciare all’addiaccio anziani e malati, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione la sala consigliare, non distante dall’ambulatorio, collegata al medico da un campanello. «Comprendiamo i disagi e abbiamo cercato di venire incontro alle richieste dei medici e degli utenti, pur non avendone la competenza, visto che in molti altri paesi i dottori ricevono i mutuati nei loro studi privati - sostiene il sindaco Matteo Ferrè - i lavori alla scuola materna, peraltro imposti dall’Asl ci hanno costretto a trovare una nuova sistemazione nell’attesa di trasferire definitivamente l’ambulatorio nell’ex palazzo scolastico».
Da pochi giorni, per rendere maggiormente confortevole l’attesa, è stata aperta, negli orari di presenza del medico, la sala consigliare al pian terreno del municipio e per agevolare gli accessi è stato affisso anche un piccolo regolamento che invita i pazienti a munirsi del numerino a progressione, come al supermercato e, dopo ogni visita il medico avverte il paziente successivo premendo il suo telecomando a distanza.
Una soluzione temporanea, non proprio ideale, che permarrà per almeno un mese, forse due, il tempo necessario per riqualificare i locali della protezione civile, al piano terra dell’ex palazzo scolastico. «Dobbiamo rifare l’impianto di riscaldamento, i servizi igienici e arredare la sala d’aspetto - chiarisce ancora Ferrè - il tutto per avere un locale pubblico da mettere a disposizione dei medici, visto che con le leggi attuali un Comune non può affittare spazi privati, anche se sarebbe stata una soluzione sicuramente più economica». La protezione civile traslocherà al secondo piano, mentre l’avvio delle attività della biblioteca potrebbe convivere per qualche tempo con il servizio medico, ovviamente in orari diversi. Il sindaco confida sul fatto che i lavori possano essere affidati con una trattativa diretta, il che permetterebbe di tagliare i tempi della burocrazia.
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