
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 05 Ottobre 2013
Tares, grane in vista
per ristoranti e bar
Pagano tre volte tanto
Villa di Tirano, fronte comune tra gli esercenti - Un locale da 80 metri quadri sborsa 1080 euro
Andreotta: «Così ci costringono a chiudere»

Ristoranti, pizzerie e bar in rivolta a Villa di Tirano dove la Tares andrà ad incidere non poco sui bilanci della categoria, che già deve fare i conti con la crisi che porta meno le famiglie a concedersi una cena fuori di casa.
E se i rincari riguardano questo comparto commerciale anche in altri paesi e città, a Villa la protesta è più acre visto che la nuova tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, Tares appunto, comporta un costo triplicato della tariffa rispetto alla precedente Tarsu. Gestori di ristoranti e pizzerie si sono incontrati nei giorni scorsi e faranno fronte comune per chiedere un incontro in Comune e capire che cosa si possa fare.
Fra questi c’è Claudio Andreotta del ristorante La Scarpetta di Stazzona, frazione di Villa, che è seriamente preoccupato.
«La nuova tassa è fuori da ogni buon senso – dice -, visto che la spesa che dovremo pagare è triplicata. Nel mio caso ho un locale di 80 metri quadrati. Con la Tarsu pagavo 370 euro, ora dovrò pagarne 1080 di euro! Siamo in un periodo non florido, se ci portano via anche l’aria che respiriamo non so proprio come faremo ad andare avanti. La situazione è trasversale e riguarda anche gli altri colleghi di Villa con cui ci siamo confrontati in questi ultimi giorni. Chi ha ristoranti grandi, ad esempio di 300 metri quadrati, arriva a pagare anche 5mila euro. E’ pazzesco. Altri ancora pagheranno 2.900 euro. In ogni caso per tutti il costo è triplicato rispetto al passato. Mi rendo conto che la Tarsu è una tariffa che per legge va applicata, ma qui pare che si voglia fare del male al nostro settore. Le leggi vanno rispettate, ma ci vuole rispetto anche nei nostri confronti. In pratica io sono aperto 365 giorni all’anno e pago 6 euro al giorno di immondizia. Domando: il Comune vuole fare cassa sulla nostra pelle?».
Nella situazione di Andreotta si trovano anche gli altri ristoranti, pizzerie e bar di Villa per un totale di una quindicina di attività fra le quali i contatti telefonici si sono susseguiti negli ultimi giorni per confrontarsi e per capire quali provvedimenti prendere. L’intenzione è quella di chiedere un incontro alla giunta comunale per avere una spiegazione e, soprattutto, capire se ci siano margini per poter risolvere il problema o, per lo meno, arginarlo.
«Il malcontento c’è, è palpabile e ci riguarda tutti – conclude Andreotta -. A parte i 30 centesimi che vanno allo Stato, il resto della tariffa viene determinata dal Comune che ha fatto un errore tartassando il nostro settore che è importante per il paese». Critiche sono state postate anche su Facebook dove l’argomento Tares ha trovato molto spazio.
Ben disponibile ad un incontro chiarificatorio, il sindaco di Villa di Tirano, Giacomo Tognini, si difende dalle critiche spiegando che si è fatto il possibile per limitare il picco della Tares per il settore gastronomico del paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA