
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 05 Marzo 2014
Tasi ai minimi
nel capoluogo
Ma non è certo
Riguardo la nuova imposta sui servizi indivisibili restano ancora alcuni punti di domanda - Il Comune di Sondrio: «In effetti ci mancano alcuni tasselli»
Sulla Tasi si moltiplicano calcoli e previsioni nelle varie città, palazzo Pretorio punta ad «applicare i minimi» ma per avere certezze bisognerà aspettare ancora un po’: secondo il Comune ad oggi «mancano sempre alcuni tasselli», come spiega l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi, per disegnare un quadro preciso di aliquote e importi della nuova imposta sui servizi indivisibili.
Le ultime notizie ufficiali sono arrivate la scorsa settimana con il decreto sugli enti locali approvato in Consiglio dei ministri, con la possibilità di aumentare dello 0,8 per mille le aliquote usando poi il gettito per coprire le detrazioni, ma prima di mettere nero su bianco il quadro dei costi per cittadini e imprese di Sondrio palazzo Pretorio vuole aspettare che si chiariscano alcuni elementi.
L’elenco dei punti da approfondire comprende diverse voci, dice Busi, che potrebbero avere riflessi significativi sulla definizione dell’imposta nel capoluogo. «Tendenzialmente dovremmo riuscire ad applicare i minimi - afferma l’assessore -, in base alle ultime simulazioni sull’entrata complessiva che abbiamo fatto in questi giorni, ma mancano informazioni certe su alcuni aspetti. Non è chiaro, ad esempio, quale sia la soglia al di sotto della quale non è previsto il pagamento dell’imposta, e non abbiamo informazioni certe sul meccanismo delle detrazioni, perché avere o meno dei trasferimenti che compensino il minore introito non è cosa da poco. E la suddivisione del pagamento fra proprietari ed inquilini rischia di diventare un guaio per i Comuni».
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