
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 23 Ottobre 2013
Tragedia di Lampedusa
oggi in piazza a Sondrio
A ricordare quanto accaduto a quasi tre settimane dal drammatico naufragio ci penseranno prima circa 300 pupazzi di stoffa che da stamattina faranno la loro comparsa in piazza
Riflettere insieme per non dimenticare le vittime del 3 ottobre. Per non cancellare dalla memoria la tragedia di Lampedusa e tutti gli immigrati che, in cerca di una speranza, hanno trovato la morte durante quello che avrebbe dovuto essere il viaggio della salvezza.
A ricordare quanto accaduto a quasi tre settimane dal drammatico naufragio ci penseranno prima circa 300 pupazzi di stoffa che da stamattina faranno la loro comparsa in piazza Garibaldi e, poi alle 17, un flash mob a cura degli studenti del liceo scientifico Donegani. Cucito su ciascuna sagoma di pezza ci sarà un numero progressivo. Proprio come quello che è stato posto sulle bare degli immigrati inghiottiti dal mare a pochi chilometri dalla costa.
Questo però è solo il primo capitolo di “Lampedusa: c’ero anch’io: riflessioni sulla rotta dei popoli migranti”, una serie di appuntamenti che si snoderanno lungo tutta la giornata fino a sera quando alle 21 alla sala Vitali del Creval sarà ospite Dagmawi Yimer, regista etiope anch’egli approdato in Italia via Lampedusa che racconterà in prima persona la sua personale e drammatica esperienza anche agli studenti domani mattina: alle 8 incontrerà gli allievi dell’istituto comprensivo di Ponte, mentre alle 10 quelli delle scuole superiori riuniti al policampus di via Tirano.
La manifestazione porta la firma di un gruppo di associazioni: in testa la Bottega del mondo di Ponte , organizzatrice insieme al Comune di Sondrio, alla Caritas, all’associazione Sconfinando di Tirano, al sodalizio Ponte Colombia, alla Bottega della solidarietà del capoluogo, a Save the children, all’Articolo 3 e a Pax Christi, con il coinvolgimento degli studenti dello scientifico diretto da Simon Pietro Picceni. “Insieme per ricordare” il titolo del flash mob che li vedrà protagonisti sulla pubblica piazza. Alle 21 la parola passerà a Yimer: studente di giurisprudenza ad Addis Abeba, decise di lasciarsi alle spalle il paese d’origine martoriato dalla repressione politica attraversando l’inferno di un viaggio via terra tra Sudan e Libia, per poi riuscire ad arrivare via mare a Roma dove ha frequentato una scuola di italiano e dove è nata l’idea di girare un documentario che raccontasse le testimonianze di chi come lui ha affrontato lo stesso drammatico viaggio. “Come un uomo sulla terra” il titolo del film documentario che sarà proiettato (anche durante l’incontro con gli studenti) insieme ad un altro suo documentario intitolato “Soltanto il mare”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA