Bambini (Coldiretti): «Solo uniti possiamo
costruire un futuro per le mele valtellinesi»

Il presidente dell’organizzazione sondriese dopo il vertice in Regione dedicato al caso Melavì: «L’incontro ha dimostrato che la Valtellina non si arrende; le aziende, rappresentanti oltre il 60% della produzione locale, hanno mostrato responsabilità e volontà di reagire»

Sondrio

Una road map concreta per garantire prospettive ai produttori di mele valtellinesi colpiti dalla crisi della cooperativa Melavì. Questo l’obiettivo emerso dall’incontro tra gli assessori regionali Alessandro Beduschi (Agricoltura) e Massimo Sertori (Montagna), una delegazione di aziende frutticole del territorio e Coldiretti Sondrio, che ha visto la partecipazione attiva del presidente Sandro Bambini. «L’incontro ha dimostrato che la Valtellina non si arrende: le aziende, rappresentanti oltre il 60% della produzione locale, hanno mostrato responsabilità e volontà di reagire - ha dichiarato Bambini -. Grazie al sostegno degli assessori Beduschi e Sertori, si gettano le basi per un percorso condiviso che tuteli i frutticoltori e preservi un comparto strategico per l’economia montana».

Bambini ha rimarcato come la capacità delle aziende di unirsi per costruire filiere autonome «sia la migliore risposta alla crisi. Beduschi e Sertori hanno evidenziato come la Regione non potrà che essere vicina a iniziative che valorizzino l’identità delle mele valtellinesi e l’incontro lo ha dimostrato. La montagna ha bisogno di agricoltura innovativa e organizzata». L’incontro ha permesso di analizzare criticità e opportunità, con particolare attenzione alla necessità di canali commerciali alternativi per i produttori in questo delicato frangente.

Il dialogo tra istituzioni, Coldiretti e imprese continuerà: «La sinergia è la nostra forza – conclude Bambini – Solo uniti possiamo scrivere un futuro per la melicoltura valtellinese: solido, moderno e all’altezza della sua tradizione».

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