Banca popolare di Sondrio: occhi puntati sull’assemblea annuale

Banca popolare di Sondrio, occhi tutti puntati su piazza Garibaldi. Si terrà nel pomeriggio di mercoledì 30 aprile, nella sede centrale, l’assemblea annuale dell’istituto di credito sondriese. Un’assemblea senza accesso fisico, come accaduto negli ultimi anni, con i soci che potranno partecipare esclusivamente tramite il “rappresentante designato” ma che, a dispetto degli ultimi appuntamenti, avviene in un momento molto particolare. La Popolare di Sondrio dal 6 febbraio è infatti sotto Ops da parte di Bper Banca che punta ad acquisire almeno il 50% del capitale sociale della banca e che, proprio nella recente assemblea degli azionisti, ha approvato con un plebiscito l’aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio: ha votato a favore il 99,9% del capitale presente, pari a oltre il 62% del capitale sociale. «Siamo grati ai nostri azionisti per il sostegno all’importante progetto strategico legato all’ops sulla Popolare di Sondrio - ha detto Gianni Franco Papa, a.d. di Bper -: l’operazione ha l’obiettivo di consentire ulteriore crescita e sviluppo alla banca e di creare sempre più valore a beneficio di tutti nei territori nei quali operiamo».

Molto diverso l’atteggiamento dei vertici dell’istituto di piazza Garibaldi, fin da subito contrari all’operazione, non concordata: infatti l’attuale vertice ha presentato un piano industriale triennale che persegue la logica stand alone. Contraria anche l’associazione “Insieme per la Popolare”, che raggruppa oltre 5.500 piccoli soci, e che nell’assemblea della scorsa settimana ha confermato il proprio appoggio alla linea della banca e dunque degli attuali amministratori.

All’ordine del giorno dell’assemblea, per la parte ordinaria, oltre all’approvazione del bilancio 2024 e la determinazione dell’utile e della distribuzione del dividendo, c’è il rinnovo di cinque dei quindici membri del consiglio di amministrazione, tra cui l’attuale presidente Francesco Venosta. Le liste presentate sono due: quella di Assogestioni, titolari complessivamente dell’1,55124% del capitale della banca, che vede tra i cinque candidati due ex giuristi della Consob, Maria Letizia Ermetes e Salvatore Providenti oltre a Sandra Mori, candidata indipendente, Franco Giuseppe Riva e Christian Montaudo e quella presentata da otto azionisti privati titolari complessivamente dell’1,28567% del capitale della Popolare che comprende il presidente uscente Francesco Venosta e Federico Falck, non indipendenti, Nicola Cordone, Elena Vasco e Mariella Piantoni, tutti indipendenti. Il risultato del voto potrebbe essere dirimente per il futuro della banca. Qualora la lista dei fondi risultasse la più votata inserirebbe, infatti, in consiglio quattro rappresentanti, lasciandone uno solo alla lista del territorio.

Proprio per salvaguardare la linea dell’attuale cda, “Insieme per la Popolare” ha confermato il sostegno alla “Lista 2”: «Squadra che vince non si cambia e noi la supportiamo perché in grado di dare continuità agli ottimi risultati ottenuti finora dalla banca» il commento del presidente dell’associazione Matteo Lorenzo De Campo.

Nella parte straordinaria dell’assemblea figura la proposta di modifica dell’articolo 49 dello statuto sociale: il cda intende introdurre un nuovo comma che consentirà la distribuzione di acconti sui dividendi, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dalla legge.

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