Crisi Melavì, Sertori: «Positivo
l’incontro in Regione: era importante
dare un segnale ai produttori»

I produttori valtellinesi, spiega l’assessore alla Montagna, si sono resi disponibili a ritirare le mele che stanno coltivando i soci della cooperativa, rimasti senza spazi di commercializzazione

Sondrio

Esprime soddisfazione, Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna, per l’esito dell’incontro di lunedì in Regione con i produttori di mele valtellinesi, rappresentativi di più del 60% della produzione locale, volto a far fronte alla crisi che incombe sul settore in seguito al naufragio della cooperativa Melavì.

«I produttori valtellinesi presenti in Regione - dice Sertori - si sono resi disponibili a ritirare le mele che stanno coltivando i soci di Melavì, rimasti senza spazi di commercializzazione. Si parla di un 35-40mila quintali di prodotto che, senza questa apertura da parte delle aziende private locali, resterebbe senza mercato. Per ora, quindi, almeno in vista del raccolto di settembre, era importante dare un segnale ai frutticoltori rimasti senza spazi di commercializzazione, che stavano coltivando il prodotto senza sapere dove poterlo piazzare. Questi ultimi sono ovviamente soddisfatti di questo sbocco, considerato che, ovvio, le mele verranno anche remunerate, e ciò permette di affrontare con maggiore serenità la stagione produttiva in corso».

Dopodiché, ovvio, si tratterà di ragionare sul medio-lungo periodo e pensare a una soluzione più a lungo termine, definitiva, per la crisi che ha investito il settore delle mele. «Il percorso intrapreso non si arresta di certo qui - assicura l’assessore Sertori, che è di Ponte in Valtellina, sede della cooperativa ortofrutticola in via di liquidazione -, perché col collega Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, abbiamo intenzione di monitorare attentamente la situazione tenuto conto che riteniamo fondamentale questo comparto sia a tutela del prodotto mela di Valtellina sia a salvaguardia del mantenimento del territorio in buona misura coltivato proprio a melo, storicamente, nella Media Valtellina. L’importante è procedere step by step, passo dopo passo, perché la situazione è delicata e merita di essere trattata con riguardo. Il prossimo 23 luglio il tavolo si riunirà ancora e affronteremo ulteriori aspetti della questione».

Tenuto conto che c’è anche un procedimento aperto a palazzo di Giustizia di Sondrio in merito alla procedura di liquidazione di Melavì e, al riguardo, l’udienza decisiva, quella in cui il giudice dovrà decidere circa l’accoglimento o meno del Piano di concordato semplificato presentato da Melavì stessa, è prevista per il 16 ottobre prossimo. Una data decisiva per capire quali saranno le sorti della cooperativa ortofrutticola. Se potrà essere traghettata verso la liquidazione in modo soft, con la nomina di un commissario ad hoc, o se si tratterà di una liquidazione coatta che significa fallimento.

Tutti auspicano, ovvio, che sia la prima opzione a prevalere e lo hanno evidenziato anche gli assessori regionali Beduschi e Sertori al termine del tavolo tecnico di lunedì. Presente al medesimo anche Sandro Bambini, presidente di Coldiretti Sondrio, che si è detto molto soddisfatto della disponibilità mostrata dalle aziende del settore e della coesione mostrata dal medesimo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA