Industria in crescita nel primo semestre 2025, ma le imprese restano caute

Produzione e fatturato in aumento rispetto al semestre precedente, ma rallentano le previsioni per la seconda metà dell’anno. Le incertezze geopolitiche e i dazi USA spingono le aziende lecchesi alla prudenza. Campanari (Confindustria Lecco e Sondrio): «Serve una strategia energetica condivisa»

Lecco

Le industrie lecchesi stanno in media reagendo positivamente all’urto che le difficoltà geopolitiche stanno avendo sull’economia, ma l’incertezza rende gli industriali cauti rispetto ai prossimi mesi, quando si capiranno meglio anche gli effetti dei nuovi dazi statunitensi imposti anche alle aziende europee che esportano negli Stati Uniti.

Nei dati territoriali diffusi dall’Osservatorio congiunturale di Confindustria relativi al primo semestre 2025, il periodo si chiude per le aziende associate a Confindustria Lecco e Sondrio con una crescita della produzione rispetto al semestre precedente (+6,4%) e anche rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+1,3%). Le previsioni per il secondo semestre (luglio-dicembre 2025), però, indicano una decelerazione, stimata al -4,7%.

L’utilizzo degli impianti si conferma stabile intorno al 70%, come nei sei mesi precedenti, mentre l’occupazione risulta stabile o in crescita.

Su base annua i fatturati calano dello 0,6%, mentre il confronto con il semestre precedente mostra un aumento del 5%. Tuttavia, «le aspettative per l’evoluzione delle vendite nel secondo semestre 2025 indicano una lieve decelerazione dell’indicatore, che dovrebbe attestarsi a -1,6%».

Per quanto riguarda la domanda, su base annua si registra un calo dell’1,2%, mentre rispetto al semestre precedente (luglio-dicembre 2024) c’è un aumento del 3,4%. Anche in questo caso, però, «le ipotesi per l’andamento degli ordini nella seconda metà dell’anno non confermano la fase espansiva dei primi sei mesi e prospettano un rallentamento di circa un punto percentuale (-0,9%)».

Le vendite in Italia risultano stabili per il 46,7% del campione, in diminuzione per il 17% e in espansione per il 36,3%. Le esportazioni restano stabili per due aziende su cinque (40,6%), rallentano per il 25,4% e aumentano per il 34%.

«Oltre un terzo (33,8%) delle vendite realizzate nei primi sei mesi del 2025 – sottolinea il report – è legato a clienti esteri, a conferma di quanto le produzioni lecchesi e sondriesi siano apprezzate internazionalmente per qualità e contenuto tecnologico».

Per il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari, «sebbene il contesto presenti ancora alcune disomogeneità, i dati relativi al primo semestre del 2025 evidenziano un miglioramento rispetto alla fase di moderata decelerazione che aveva contraddistinto la seconda metà del 2024.

Nonostante l’incertezza che da mesi caratterizza i mercati, le imprese dei nostri territori registrano risultati positivi, accompagnati da un atteggiamento prudente nelle previsioni per la seconda parte dell’anno.

È indispensabile una solida politica industriale, ma ancora più urgente appare la definizione di una strategia energetica nazionale, possibilmente condivisa anche a livello europeo.Le transizioni attualmente in corso, in particolare quella ecologica che interessa settori strategici come l’automotive, devono essere portate avanti, ma al tempo stesso ripensate con attenzione, sia nella loro attuazione concreta sia negli impatti che possono generare sul tessuto produttivo».

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