
Economia / Sondrio e cintura
Domenica 06 Luglio 2025
Nuova offerta di Bper: martedì si riunisce il Cda della Popolare di Sondrio
Sul mercato si scommette che il ritocco porterà a massicce adesioni tra investitori istituzionali e arbitraggisti e che potrebbe scalfire anche lo zoccolo duro di azionisti retail del territorio
Sondrio
Bper rilancia con un euro ad azione in aggiunta alle 1,45 cedole già offerte per ogni titolo dell’istituto valtellinese e la Banca popolare di Sondrio riunisce il suo consiglio di amministrazione per rivalutare l’offerta.
È fissato per martedì, a poco meno di un mese dalla precedente seduta del 13 giugno, il nuovo incontro del board della Popolare chiamato ad aggiornare la propria valutazione sull’offerta pubblica di scambio di Bper, alla luce delle ultime novità. In particolare dopo che l’istituto guidato da Gianni Franco Papa ha rilanciato mettendo sul piatto un euro ad azione per una cifra di circa 451,8 milioni di euro. Una mossa che l’agenzia di rating Standards&Poor’s ha giudicato del tutto prevedibile rispondendo all’andamento del titolo sondriese, aumentato considerevolmente negli ultimi mesi rispetto a quello di Bper e che risponde a quella valorizzazione richiesta dallo stesso cda dell’istituto di piazza Garibaldi.
Alla vigilia dell’avvio dell’offerta, partita il 16 giugno, il board presieduto da Pierluigi Molla pur avendo considerato «congruo» il corrispettivo in azioni sotto il profilo finanziario, sulla base delle Fairness opinion di BofA Securities e Morgan Stanley, aveva però evidenziato come lo stesso non riconoscesse «pienamente il reale valore della banca» e penalizzasse sensibilmente i suoi azionisti, destinatari di un premio «molto contenuto». Ora la mossa di Bper costringe il cda a rifare i conti visto che l’impegno cash messo in tavola porta il premio offerto alla data dell’annuncio dell’operazione, il 5 febbraio, al 17,8%. Con il rilancio l’istituto modenese ha sostanzialmente azzerato lo sconto che l’offerta esprimeva rispetto alle quotazioni di Borsa e che si traduceva nella richiesta di un rilancio di circa 300 milioni.
Alla chiusura di venerdì, infatti, il valore offerto da Bper, pari a 11,86 euro ad azione, era sostanzialmente allineato a quello di mercato della Banca popolare di Sondrio (11,83 euro).
«L’incremento del corrispettivo è un segnale concreto che testimonia ulteriormente il grande valore che attribuiamo all’operazione e alla valenza industriale che l’ha sempre caratterizzata - ha detto l’ad di Bper Papa -. Il miglioramento delle condizioni economiche dell’offerta mediante il riconoscimento di una componente aggiuntiva in denaro mira a massimizzare le adesioni da parte degli azionisti e, quindi, il pieno successo dell’operazione, senza modificarne gli obiettivi finanziari».
Un incremento del corrispettivo che l’istituto modenese si augura venga accolto dagli azionisti, dai clienti e dai dipendenti come ulteriore riconoscimento del valore attribuito alla Popolare di Sondrio e al progetto di crescita e che comunque ha già convinto mercato ed analisti. «Alla luce della revisione dei termini dell’offerta, la proposta di Bper diventa ancora più attraente e conferma la volontà di Bper di finalizzare la transazione in un modo particolarmente amichevole per il mercato» afferma Equita. «A nostro avviso il rialzo in contanti era atteso ed è coerente con quanto pensiamo valga la Banca Popolare di Sondrio, in ottica M&A. Riteniamo che, con il rilancio, si renda possibile il superamento di una soglia tale da controllare l’assemblea straordinaria» il giudizio di Intermonte, gruppo leader nella consulenza a retail e consulenti finanziari controllato dal Gruppo Banca Generali.
Sul mercato si scommette che il ritocco porterà a massicce adesioni tra investitori istituzionali e arbitraggisti e che potrebbe scalfire anche lo zoccolo duro di azionisti retail del territorio, a cui è in mano circa un terzo della banca. A venerdì 4 luglio erano state presentate 363.706 richieste di adesione portando la quota a 93.730.283, pari al 20,744325% delle azioni oggetto dell’offerta.
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