
Editoriali / Lecco città
Domenica 06 Ottobre 2013
Il Pdl lecchese
«Scissione? No»
Per il consigliere Mauro Piazza e l’onorevole Michela Brambilla l’unità del partito è un valore da salvaguardare. Ma l’accordo si ferma qui. La deputata calolziese commenta il voto sulla decadenza da senatore di Berlusconi: «La giunta ha espresso un giudizio politico fazioso, che offende anche tutti quei milioni di cittadini che hanno dato a lui voto. Sulla vicenda deve ancora pronunciarsi l’aula di palazzo Madama, ma una cosa è già certa: finché gli italiani lo vorranno, Berlusconi resterà in campo»

Nessuna scissione, almeno si spera.
Il Pdl lecchese, all’indomani del clamoroso “tradimento” di una quota di peso del partito che fa capo Silvio Berlusconi si interroga su quale sarà il futuro del gruppo azzurro, ma l’auspicio è comune: evitare fratture e lavorare alla coesione.
«Valore da difendere»
«Non penso che si verificherà la scissione – interviene il consigliere regionale Mauro Piazza -, perché il valore sul quale anche Berlusconi ha puntato è proprio quello dell’unità del partito». Poi, però, precisa che «per quanto con un leader carismatico al quale dobbiamo tutto, questo partito deve avere come metodo la democrazia a tutti i livelli, con regole e procedure chiare».
Piazza, comunque, rifiuta il termine “traditori”: «in fondo sono persone che hanno portato avanti la linea poi sposata da Berlusconi», che vede tutt’altro che al crepuscolo: «la sua è la ricetta più attuale per rimettere in sesto il Paese».
Dal canto suo, il presidente della Provincia Daniele Nava punta invece il dito sui consiglieri del Cavaliere.
«Io credo fermamente nel partito unico del centrodestra e auspico che si continui su questa strada, evitando spiacevoli spaccature, ma le evoluzioni repentine cui siamo ormai abituate impediscono ogni genere di previsione. Non credo che Alfano consideri Berlusconi un peso da scaricare, però il presidente merita che chi gli è più vicino gli faccia notare non solo le cose giuste, ma anche quelle sbagliate. Purtroppo tanti lo hanno consigliato male, nel loro esclusivo interesse e non in quello del Cavaliere o del partito».
I
Concorda, ma solo nella difesa del Cavaliere, il commissario provinciale Michela Vittoria Brambilla secondo cui «Silvio Berlusconi si è assunto la responsabilità di garantire un’ampia maggioranza al Governo in un momento difficile per il Paese. E con la sua decisione, da grande leader qual è, ha preservato l’unità del Pdl, un traguardo che tutti, oggi, abbiamo il dovere di consolidare». E aggiunge a proposito del voto sulla decadenza da senatore di Berlusconi: «La giunta ha espresso un giudizio politico fazioso, che offende anche tutti quei milioni di cittadini che hanno dato a lui voto. Sulla vicenda deve ancora pronunciarsi l’aula di palazzo Madama, ma una cosa è già certa: finché gli italiani lo vorranno, Berlusconi resterà in campo».
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