Lecco, giovani e la moda

Un segnale di vitalità

Il primato lecchese in Lombardia salutato come indice di ricambio economico, qui più forte che altrove

«Il sistema ha perso dinamicità, ma i ragazzi ce la fanno da soli: è un merito che bisogna riconoscergli»

LECCO

Il primato di Lecco come provincia lombarda col più alto tasso di giovani nelle imprese della moda (sia per il commercio sia per il design) non sorprende i senior lecchesi del commercio e dell’artigianato.

Confcommercio, Confartigianato e Cna vedono in quel 17,6% (pari a un centinaio di aziende, secondo un’indagine della Camera di Commercio di Milano) che determina la quota lecchese di imprenditoria giovanile di settore sul totale lombardo il segnale di un nuovo futuro, da sostenere, per l’economia locale.

«Il dato – dice Alberto Negrini, consigliere in Confcommercio per il gruppo abbigliamento - ci rende più che felici perchè indica due cose: primo, ci dice che c’è un apporto dei giovani nel ricambio economico che a Lecco si sta attuando meglio che altrove in Lombardia. Secondo, impone la necessità di aiutare i giovani a fare impresa».

Negrini sottolinea come il primato dei giovani sia «dato esclusivamente dalla qualità delle persone in un sistema, quello lecchese, a dir poco ordinario e che non li ha agevolati. Tuttavia, per esclusivo loro merito speciale, i ragazzi ce la stanno facendo e mostrano di essere parte importante della cura, capaci di portare vitalità in un sistema che ha perso dinamicità».

I

Stesso sentiment in casa artigiana, dove la presidente della Cna Giovanna Picariello parla dell’impresa giovanile come di «uno spazio dove tutto è possibile, anche quando il sistema ti volta le spalle, perché un giovane sa metterci la giusta determinazione nel puntare esclusivamente sui propri talenti, spesso facendo a meno di investimenti iniziali».

Inizi fiduciosi ma faticosi, dunque, per un «made in Italy – dice Silvia Dozio, presidente della categoria abbigliamento in Confartigianato – che nel nostro settore resta un fattore vincente su cui investire e scommettere, a costo zero e capace di dare un ineguagliabile valore aggiunto a ciò che produciamo».

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