Aumentano le rette nelle Rsa . A Delebio, cinquanta euro in più

Delebio Il direttore: «Bollette altissime per l’aria condizionata in estate» «E adesso con l’inverno chissà che conti, surplus finale di 100mila euro»

I rincari delle rette delle Rsa, annunciati da Uneba Sondrio (l’Unione nazionale istituzioni ed iniziative di assistenza sociale) a inizio agosto per far fronte all’aggravio di costi in atto, si stanno traducendo in realtà. 

Se la Rsa “Città di Chiavenna” aveva dovuto “giocare” d’anticipo, introducendo un correttivo al rialzo già dal 1° luglio, quando la retta minima e la retta massima erano state entrambe aumentate di un euro al giorno, oggi è la Rsa “Corti Nemesio” di Delebio a dover correre ai ripari.

«Dal 1° settembre, nostro malgrado, abbiamo dovuto procedere ad una revisione delle rette giornaliere che, tuttavia, con ogni probabilità, non sarà sufficiente a far fronte all’aggravio di costi che stiamo subendo - dice Franco Pescatori, direttore della casa di riposo -. Perché nonostante noi si abbia introdotto un aumento di 50 euro al mese, sia della retta ordinaria, sia di quella per solventi (cioè, paganti, nda), lo sbilancio rischia di sussistere ugualmente. E, del resto, ipotizzare altri correttivi al momento è impossibile, perché andremmo a pesare troppo sui bilanci famigliari e sull’utenza».

La retta minima, per poter accedere ai 60 posti letto accreditati, quelli per i quali la Regione riconosce la quota riferita all’assistenza sanitaria, è passata da 54,25 euro al giorno a 55,89, e quindi al mese si è andati da 1.650 a 1.700 euro, mentre la retta massima per coloro che accedono ai 24 posti letto non accreditati, per solventi, è passata da 2.050 a 2.100 euro al mese.

«Tutti gli 84 posti a disposizione nella Rsa sono coperti e la lista d’attesa è tornata a gonfiarsi rispetto all’immediato post emergenza Covid, quando si era tragicamente ridotta - assicura Franco Pescatori -, però nonostante questo bisogno di posti letto, quando andiamo a proporre i 2.100 euro al mese per il ricovero dell’anziano notiamo che i familiari fanno fatica. È un cifra alta per gli standard locali, dopodiché magari attingendo a risparmi dell’ospite o dei familiari ci si arriva lo stesso, ma con fatica».

Tuttavia la Rsa di Delebio non ha avuto scelta. Come annunciato da Aldo Fistolera, suo presidente nonché presidente di Uneba Sondrio, ente che affilia 13 delle 22 Rsa provinciali, i costi da sopportare si sono elevati a un livello tale da spingere le case di riposo a correre ai ripari per evitare voragini di bilancio.

Conti folli

«Noi stimiamo quasi 100mila euro in più, quest’anno, solo di costi energetici - dice in conclusione Pescatori -, aggravati oltretutto dalla necessità di ricorrere ampiamente all’aria condizionata quest’estate, perché del resto non potevamo fare diversamente. Tant’è che le bollette, quest’estate, viaggiano sui 10mila euro contro i 5-6mila delle estati scorse».

Non hanno aumenti in vista al momento, invece, le Rsa “Città di Sondrio”, “Costante Patrizi” di Ponte in Valtellina, e “Villa Sorriso” di Bormio, anche se questa resta una fase difficilissima per tutti.

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