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Giovedì 16 Giugno 2011
Ballabio: la paghetta non bastava
Vendevano i gioielli di famiglia
La "paghetta" dei genitori non bastava più. E alcuni ragazzi, tutti minorenni, avevano trovato un metodo per avere dei soldi da spendere. Dai cassetti dell'armadio di casa avevano così preso medagliette e piccoli monili in oro per rivenderli, facendosi accompagnare da un loro amico da poco maggiorenne.
Davanti al giudice Paolo Salvatore, è iniziato il processo per questo ragazzo di Ballabio, F. M., difeso dall'avvocato Claudio Rea. "Mio figlio aveva preso medagliette e spille che in parte erano anche sue. - ha ricordato una mamma - Quando gli ho chiesto come mai lo aveva fatto, mi ha risposto che voleva divertirsi con le ragazze". Dopo la deposizione degli agenti che avevano condotto le indagini, è stata sentita quella che sette anni fa era la responsabile del negozio nel quale erano stati venduti quegli oggettini d'oro.
L'udienza è stata rinviata per sentire la deposizione degli ultimi testi e le dichiarazioni spontanee dell'imputato. Che si era sempre difeso respingendo ogni accusa e precisando che si trattava di favori che in buona fede aveva fatto agli amici senza sapere come questi monili erano stati da loro sottratti. E di non aver mai avuto alcun tornaconto personale.
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