ad un anno fa negava l'esistenza della crisi e sosteneva che ristoranti ed alberghi fossero sempre pieni, ma la solita smentita non è ancora arrivata.
Qualcuno l'Italia nel baratro ce l'ha portata, ed ha un nome ed un cognome che l'onorevole Berlusconi non ha il coraggio di pronunciare.
Devis Tonetto
Crosio della Valle
Berlusconi ha fatto un sacco di danni al Paese, e non ha ancora finito di farli. Quest'idea del ritorno sì - ritorno no sta distruggendo il Pdl, e con il Pdl un progetto di centrodestra capace d'essere rappresentativo dei moderati, mentre l'idea di aggredire populisticamente il governo Monti incolpandolo d'ogni nefandezza sta per riportare l'Italia sull'orlo del baratro. Le reazioni dei mercati alle ultime chiacchiere cavalieresche sono devastanti: borsa in discesa e spread in risalita, profondo nero all'orizzonte, risparmi a rischio, pessimismo che dilaga. In un attimo siamo ritornati non credibili agli occhi internazionali: chi aveva cambiato opinione, decidendo di ricominciare a investire da noi, ha innestato la marcia indietro. Berlusconi, come gli suggeriscono i suoi più autorevoli collaboratori, dovrebbe levarsi di mezzo per il bene di tutti. Anche per il bene suo. Così comportandosi, finirà per chiudere al peggio un ventennio durante il quale non è mai riuscito a realizzare nei fatti il meglio che annunziava a parole. Aveva ragione il poeta tedesco Heinrich Heine: «Gli uomini, quando iniziano a decadere, sembrano obbedire alla legge di Newton: precipitano verso il basso con rapidità crescente».
Max Lodi
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