Lecco calcio / Lecco città
Venerdì 14 Novembre 2025
Calcio Lecco, Valente fissa gli obiettivi:
un progetto biennale senza illusioni
L’allenatore sottolinea l’importanza del lavoro a lungo termine, evitando reazioni esagerate ai singoli risultati. Domenica la sfida con la Pro Patria
Lecco
Mister Federico Valente è scocciato, visibilmente. Non gli sono piaciute le critiche del post Novara, ritenute ingenerose e gratuite. «Se la squadra vince tutti su, se perde tutti giù». E un po’ ha ragione. Non quando dice che tutti saltano sul carro del vincitore pronti ad abbandonarlo appena esce di strada, ma in generale sul fatto che tutti si aspettavano di più a Novara, un “di più” che non è arrivato. Da qui la (piccola) delusione. Ma non serve rivangare il recente passato contro la Pro Patria (si gioca domenica a Lecco alle ore 17.30). Serve solo fare punti perché, e questa è una regola chiave nel calcio, «vincere aiuta a vincere».
Fa bene, però, il tecnico italo svizzero a mettere le cose in chiaro, prima che qualcuno si faccia illusioni eccessive oppure sogni troppo a occhi aperti. La macro idea di Valente è quella «di avere un percorso davanti, il percorso che abbiamo iniziato da aprile 2024 a febbraio 2025 scorsi, per salvarci. Poi quando siamo arrivati alla salvezza abbiamo iniziato a costruire una rosa; questa rosa è stata costruita per un’idea che si dipana su due anni perché sia i ragazzi che sono qui adesso sia lo staff, sono parte di un progetto di minimo due anni». Insomma, la sconfitta di Novara non fa preoccupare, come la vittoria sull’Arzignano non avrebbe dovuto illudere nessuno: «Se qualcosa non va bene, io non vado solo a spegnere il fuoco dove brucia – spiega Valente – dunque, non penserò a giocare una partita solo fatta di intensità o solo di possesso palla, perché non sarebbe coerente alla mia idea della costruzione. Dunque ora stiamo continuando a fare il nostro lavoro, sicuramente accennando a quello che si può far meglio, però anche confermando quello che è stato fatto bene sia in questa che nelle partite già disputate. Dobbiamo imparare a capire il momento del gioco, la fase del gioco, il momento dell’avversario, che cosa ti dà, che cosa non ti dà e imparare a esprimerci al massimo su tutta la fase del gioco».
Insomma, per Valente va bene analizzare e criticare la gara di Novara, ma non va bene fermarsi a quella, come non andava bene riempire di aggettivi roboanti la prestazione espressa contro l’Arzignano. È un allenatore da “percorso” non da partita singola e su questo punta. Parlare della Pro Patria è necessario. Metterla nel mirino è giusto, visto che è la prossima avversaria. Ma in qualsiasi caso, sembra suggerire Valente, questo non è che un pezzetto del grande puzzle tutto da costruire, con pazienza e caparbietà. E il fatto che Lorenzo Romani, difensore ventenne del Lecco e della Fiorentina, abbia scritto al gruppo e al mister, dal ritiro con l’Under 20, per sapere come stesse la squadra, è parte di questo processo: «Sono orgoglioso di Romani. Lui è là a vivere questa grande e importante esperienza e pensa a noi. Sono orgoglioso del gruppo che si sta creando», a prescindere anche dalla Pro Patria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA