
Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 30 Gennaio 2018
Cassago, progetto “Una casa per tutti”
In arrivo quattro appartamenti
Quasi completati gli alloggi in housing sociale per le fasce deboli
Le opere sono costate 175 mila euro finanziati dalla Regione e dal Comune
Cassago
. E’ quasi tutto pronto per il progetto di housing sociale. «Abbiamo praticamente completato il progetto – spiega l’assessore ai servizi sociali Guglielmo Giussani – e stiamo arredando gli appartamenti che saranno a disposizione dell’intero distretto sanitario del meratese e del casatese. E’ una questione di qualche settimana poi potremo procedere con il bando per la loro gestione».
E’ un progetto che parte da lontano e che ha visto la partecipazione di molti attori per la sua realizzazione, si chiama “Una casa per tutti”, ed ha visto il completamento di 4 appartamenti di via Visconti di Modrone nel complesso Sant’Agostino che erano al rustico e sono stati resi agibili ed abitabili. Le opere sono costate 175 mila euro e la maggior parte è stata finanziata da un contributo regionale, il Comune di suo ci ha messo poco più di 19 mila euro. Sono stati realizzati i vespai e l’intonacatura, i pavimenti e le piastrelle per cucine e bagni, zoccolini, porte, impianti elettrici, impianti idraulici, tinteggiature e fornitura e montaggio di arredamenti completi per i quattro appartamenti. I lavori sono stati eseguiti in tempi brevi e ristretti, pochi mesi, per non perdere il finanziamento, che era vincolato a date certe. Ora si sta lavorando al bando per l’assegnazione, l’assessore ai servizi sociali Guglielmo Giussani ha assicurato che «dovremo studiare il modo per agevolare i cittadini cassaghesi», ma questi appartamenti si rivolgono ad una platea più ampia di quella del paese, saranno a disposizione «sia del meratese che del caatese», ha spiegato il sindaco Rosaura Fumagalli. I quattro appartamenti si trovano nel complesso edilizio ristrutturato a partire dal 2008 sul terreno dell’ex oratorio. Nella convenzione con la Perego Real Estate era prevista la cessione di 517 metri cubi di volumetria, che corrispondono a 4 bilocali con relativi box, che sono stati ceduti al Comune. Il progetto di housing sociale sarà gestito per 20 anni da Retesalute e dalla cooperativa sociale L’Arcobaleno, per evitare due ordini di problemi. Saranno destinati a persone disagiate che poi devono essere inserite nel mondo del lavoro, magari per famiglie con un solo genitori o comunque ristrette nel numero dei componenti, e ogni assegnazione dovrebbe durare 6 mesi: dopo l’appartamento andrà lasciato vuoto. Non diventeranno degli alloggi definitivi, per quello c’è l’Aler, ma solo delle case dove ospitare temporaneamente soggetti in difficoltà.
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