Cassago, progetto “Una casa per tutti”

In arrivo quattro appartamenti

Quasi completati gli alloggi in housing sociale per le fasce deboli

Le opere sono costate 175 mila euro finanziati dalla Regione e dal Comune

Cassago

. E’ quasi tutto pronto per il progetto di housing sociale. «Abbiamo praticamente completato il progetto – spiega l’assessore ai servizi sociali Guglielmo Giussani – e stiamo arredando gli appartamenti che saranno a disposizione dell’intero distretto sanitario del meratese e del casatese. E’ una questione di qualche settimana poi potremo procedere con il bando per la loro gestione».

E’ un progetto che parte da lontano e che ha visto la partecipazione di molti attori per la sua realizzazione, si chiama “Una casa per tutti”, ed ha visto il completamento di 4 appartamenti di via Visconti di Modrone nel complesso Sant’Agostino che erano al rustico e sono stati resi agibili ed abitabili. Le opere sono costate 175 mila euro e la maggior parte è stata finanziata da un contributo regionale, il Comune di suo ci ha messo poco più di 19 mila euro. Sono stati realizzati i vespai e l’intonacatura, i pavimenti e le piastrelle per cucine e bagni, zoccolini, porte, impianti elettrici, impianti idraulici, tinteggiature e fornitura e montaggio di arredamenti completi per i quattro appartamenti. I lavori sono stati eseguiti in tempi brevi e ristretti, pochi mesi, per non perdere il finanziamento, che era vincolato a date certe. Ora si sta lavorando al bando per l’assegnazione, l’assessore ai servizi sociali Guglielmo Giussani ha assicurato che «dovremo studiare il modo per agevolare i cittadini cassaghesi», ma questi appartamenti si rivolgono ad una platea più ampia di quella del paese, saranno a disposizione «sia del meratese che del caatese», ha spiegato il sindaco Rosaura Fumagalli. I quattro appartamenti si trovano nel complesso edilizio ristrutturato a partire dal 2008 sul terreno dell’ex oratorio. Nella convenzione con la Perego Real Estate era prevista la cessione di 517 metri cubi di volumetria, che corrispondono a 4 bilocali con relativi box, che sono stati ceduti al Comune. Il progetto di housing sociale sarà gestito per 20 anni da Retesalute e dalla cooperativa sociale L’Arcobaleno, per evitare due ordini di problemi. Saranno destinati a persone disagiate che poi devono essere inserite nel mondo del lavoro, magari per famiglie con un solo genitori o comunque ristrette nel numero dei componenti, e ogni assegnazione dovrebbe durare 6 mesi: dopo l’appartamento andrà lasciato vuoto. Non diventeranno degli alloggi definitivi, per quello c’è l’Aler, ma solo delle case dove ospitare temporaneamente soggetti in difficoltà.

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