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Martedì 28 Maggio 2013
Coppia truffata da Carelli
Ma lui nega l'estorsione
Ha ammesso la truffa, ha invece negato le minacce estorsive. Il Gip si è dunque riservato di decidere, sulla scorta anche del parere del pm
SONDRIOHa ammesso la truffa, ha invece negato le minacce estorsive. Il Gip si è dunque riservato di decidere, sulla scorta anche del parere del pm. Per ora resta in carcere Roberto Carelli, classe '72, originario di Bari ma residente da anni in Valtellina (prima a Castione, poi a Chiuro) arrestato con l'accusa di truffa ed estorsione.
L'uomo si era fatto consegnare da una coppia di giovani sposi del Sondriese 30mila euro in cambio (della promessa) di un posto di lavoro sicuro per entrambi. Posto che avrebbe procurato loro grazie ai suoi agganci.
Dalle promesse sarebbe però passato alle minacce quando i due precari si erano rifiutati di dargli nuovamente del denaro forse dopo aver finalmente capito che da un tipo così si potevano ottenere solo bidonate, non certo posti di lavoro.
«Conosco quelli della Sacra Corona unita: vi conviene pagare», avrebbe detto per incutere loro paura. E a quanto pare ci è perfettamente riuscito visto lo stato di prostrazione in cui la coppia si trova ora, dopo essere stata vessata per un anno dal Carelli.
Non solo, era riuscito a far credere - naturalmente dietro compensi in denaro contante, o con bonifici o anche crediti telefonici - che poteva garantire alla coppia non soltanto in posto di lavoro sicuro, ma anche miracolosi investimenti finanziari e acquisti di beni a prezzi stracciati alle aste giudiziarie. Arrestato mercoledì su ordine di custodia cautelare ieri mattina è stato sotto posto ad interrogatorio di garanzia da parte del giudice Carlo Camnasio che ha ascoltato la sua versione dei fatti, riservandosi di decidere se lasciarlo in carcere o meno.
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