
(Foto di Foto Gianatti)
Delitto di Brusio
Bisogna far presto
E’ ripreso ieri mattina davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Sondrio il processo per l’efferato omicidio di Gabriella Plozza e di suo marito Gianpiero Ferrari
E’ ripreso ieri mattina davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Sondrio il processo per l’efferato omicidio di Gabriella Plozza e di suo marito Gianpiero Ferrari – uccisi nella loro abitazione di Brusio il 21 novembre del 2010.
Presenti i due imputati – il valtellinese Ezio Gatti, ritenuto il presunto organizzatore e il moldavo Ruslan Cojocaru, presunto killer – al banco dei testimoni sono sfilati in quattro: il libanese che a Rimini, nel 2009, fece conoscere i due imputati, la suocera e la moglie del moldavo (quest’ultima si è avvalsa della facoltà di non rispondere) e un maresciallo del Ris di Parma. Assente invece un poschiavino che ha presentato certificato medico. La Corte si è riservata di risentirlo.
Domani si torna in aula questa volta per entrare nel merito delle schede telefoniche che – secondo la Procura di Sondrio – furono utilizzate dai due imputati per pianificare il delitto.
Quella di ieri è stata la ventesima udienza e solo la metà dei testi sino ad ora è stata sentita. Restano almeno altre venti persone da convocare e a gennaio i due imputati rischiano – in assenza di sentenza di condanna - di tornare in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
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