
Cronaca / Circondario
Giovedì 03 Luglio 2025
Dopo bar e ristorante, al Lavello riapre anche l’albergo
Calolzio
Dopo la riapertura del bar del monastero del Lavello e l’apertura del ristorante all’interno del chiostro, è arrivato il momento per far ripartire anche l’hotel. Questione di una settimana, massimo una decina i giorni, e anche questo passo sarà compiuto. In conferenza stampa, il presidente della Fondazione Monastero del Lavello, Roberto Monteleone, e Chicco Bolis, gestore di bar e hotel, hanno fornito i dettagli della rinascita ormai compiuta.
«In questi mesi di collaborazione fianco a fianco - ha spiegato Monteleone - ho percepito un movimento che trascina e spinge e che vuole fare sempre di più. Il progetto proposto da Chicco Bolis mi è piaciuto molto. Grazie alla sua originalità, un luogo come questo, che rischiava di morire, sta rinascendo». Il prossimo passo avverrà a giorni. Quando anche le camere presenti nell’ex monastero saranno messe a disposizione di chi vorrà soggiornarvi. «Per me - racconta Bolis - si tratta di un esordio nel mondo dell’hospitality, ma i segnali ci sono. L’avvio di bar e ristorante è stato incoraggiante. Ora è arrivato il momento dell’hotel. Metteremo a disposizione otto camere in totale: due grandi e sei più piccole, che verranno commercializzate puntando fortemente sullo storytelling e sul fascino di trascorrere una nottata in un luogo come il monastero realizzato nel 1490, specie per gli stranieri».
E tra pochi giorni, l’11 luglio, ci sarà anche l’inaugurazione del complesso, quando tutti gli spazi, sia quelli privati sia quelli della Fondazione, saranno aperti in modo che tutti possano visitarli. Il programma prevede il taglio del nastro alle 18.30 con le autorità. A seguire, l’apertura della struttura al pubblico. Quindi, dopo cena, attorno alle 22, ci sarà anche un concerto con un ospite dalla caratura nazionale, la cui identità per il momento Bolis non ha voluto svelare ma che, assicura, attirerà tantissime persone.
«Sveleremo il nome dell’ospite nei prossimi giorni sui nostri canali social», continua, assicurando che l’appuntamento di prossima settimana sarà imperdibile e rappresenterà «una grande festa per Calolziocorte e i calolziesi». Intanto si cerca anche di andare oltre, valorizzando i tanti spazi disponibili. «Per esempio - ha raccontato Bolis sempre in conferenza stampa - accanto al monastero c’è uno spazio grande come un campo di calcio non utilizzato. Si tratta di un’area circoscritta che potrebbe essere impiegata per tanti eventi. Basta metterci un po’ di fantasia. Potrebbe ospitare manifestazioni che hanno bisogno di grandi spazi, come per esempio quelli dedicati al tuning delle auto, ma non ci sono limiti. Oppure eventi per famiglie. L’obiettivo resta uno solo: sfruttare gli spazi, che sono grandi e numerosi, e monetizzarli nel migliore modo possibile».
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