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Martedì 04 Giugno 2013
Dubino, convocato il Consiglio
sulle dimissioni di Barri
Convocazione del consiglio comunale, presa d'atto delle dimissioni del sindaco e tempi tecnici (20 giorni al massimo) per la nomina del commissario che si occuperà del municipio in attesa delle elezioni per la nuova amministrazione comunale
DUBINOConvocazione del consiglio comunale, presa d'atto delle dimissioni del sindaco e tempi tecnici (20 giorni al massimo) per la nomina del commissario che si occuperà del municipio in attesa delle elezioni per la nuova amministrazione comunale. È questa l'agenda, forzata, che dovrà rispettare il Comune di Dubino all'indomani dall'arresto del suo sindaco, Stefano Barri, finito in manette mercoledì scorso e dimessosi dalla carica di primo cittadino venerdì pomeriggio dal carcere di via Caimi.
«Siamo in attesa di comunicazioni ufficiali, di un incontro in prefettura, ma stando alle indicazioni del testo unico degli enti locali, ora è nostro compito convocare quanto prima il consiglio comunale - spiega il vicesindaco Paola Oreggioni -. Nel frattempo continuiamo a occuparci della macchina amministrava. Oltre a quanto già facevo prima ho assunto le deleghe che prima appartenevano al sindaco, così in questi giorni faccio turni straordinari in municipio, ma grazie all'ottimo supporto tecnico degli uffici e alla collaborazione dell'intera amministrazione riesco a muovermi in una situazione che è innegabilmente di emergenza anche solo per gli scarsi elementi certi che abbiamo in mano: prima di agire sono necessarie, infatti, comunicazioni ufficiali e documenti formali in merito Poi dovremo pensare alle scadenze in corso: l'approvazione del Pgt prima di tutto».
Il primo passaggio amministrativo obbligatorio per Dubino resta comunque la convocazione del consiglio che dovrà prendere atto formalmente delle dimissioni di Barri.
Dalla seduta consiliare poi ci saranno 20 giorni di tempo per la nomina del commissario prefettizio. Quindi, dopo il periodo di interregno quando l'amministrazione ordinaria sarà nelle mani del commissario, resta l'incognita dei tempi - si parla di un anno - circa la data delle elezioni per nominare il nuovo consiglio comunale.
Il contesto di incertezza in cui si trova il Comune è legato all'arresto del sindaco Barri finito nei guai per una tangente da 5mila euro. L'inchiesta sul caso andava avanti da dicembre, da quando i fratelli Rino e Carlo Contessa hanno denunciato di essere stati oggetto di una richiesta di denaro da parte dell'amministratore per «un terreno di proprietà di mio fratello Rino - ha spiegato Carlo Contessa - per il quale era stata presentata in Comune richiesta di cambio di destinazione d'uso: da agricolo a edificabile. Una pratica avviata due anni fa ma mai definita. Barri mi ha chiesto dei soldi che avrebbe dovuto dargli mio fratello per sistemare la vicenda urbanistica. A quel punto siamo andati in Procura e abbiamo raccontato tutto».
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