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Venerdì 05 Dicembre 2008
ESCLUSIVO Lavorava a Calolzio
uno dei presunti terroristi
Abdelkader Ghafir, 43 anni, residente a Giussano era impiegato da otto anni in un'azienda metalmeccanica anche se da qualche mese era assente per un infortunio. Sorpresa in azienda
Sorpresa a Calolziocorte, dove la notizia è arrivata attraverso il nostro giornale. L'amministratore dell'azienda spiega che l'uomo, regolarmente assunto, da circa un anno era assente dall’officina per le conseguenze di un infortunio sul lavoro.
<Sinceramente non mi pareva una persona che potesse destare sospetti – aggiunge – Non vorrei fosse stato trascinato in questa brutta vicenda in modo inconsapevole o contro la sua volontà. Non dava l’idea di essere un integralista, era molto ben inserito nell’ambiente di lavoro, era molto estroverso, disponibile. Insomma, una persona come tante altre, insospettabile>.
Eppure la Digos è andata a colpo sicuro. Le forze dell’ordine si sono presentate nelle abitazioni dei due con un mandato di custodia cautelare emesso dal gip Silvana Petromer, su richiesta del pm Nicola Piacente. L’accusa è di terrorismo internazionale e di concorso esterno alla rete di Al Quada. Su di loro pesano come macigni le intercettazioni telefoniche, nelle quali i due si confidano, dichiarano di essere pronti a morire per la Jihad e di essere alla ricerca di esplosivo per mettere in atto il loro piano. Volevano colpire durante il periodo natalizio. Tra gli obiettivi una caserma dell’esercito, Piazza Duomo, un centro commerciale o una discoteca. I loro avvocati difensori parlano di un errore nelle traduzioni e, più in generale, di un equivoco.
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