Festa della Polizia: calano i reati. Il Questore di Lecco: «La sicurezza non è una questione di numeri»

Lecco

Un grande abbraccio di popolo e di autorità, quello tributato alla festa per il 173° di fondazione della Polizia di Stato celebrato a Lecco a Palazzo Falk e nell’antistante piazza Garibaldi. Centinaia di persone comuni, di autorità civili, militari ed ecclesiastiche non hanno voluto far mancare il loro “grazie” agli agenti e ai dirigenti della Polizia supportati da dati concreti del tutto lusinghieri.

Il numero dei reati commessi nel lecchese è calato del 3 per cento rispetto all’anno precedente, un trend peraltro confermato dall’indagine de “Il Sole 24 ore” delle città più virtuose per qualità della vita, che colloca Lecco al secondo posto della classifica elaborata sulla base dell’indicatore giustizia e sicurezza. Ma il tema sicurezza, come ha ricordato il questore Stefania Marrazzo, «sfugge a calcoli matematici quando ripropone la dicotomia tra sicurezza reale e sicurezza percepita.

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Ed è questa la grande sfida. Riuscire a far convergere il più possibile l’una all’altra in un perfetto equilibrio, in un accettabile bilanciamento tra realtà e sensazione, diventa quantomai urgente neutralizzare o quantomeno contenere il senso di paura che si alimenta e che viene influenzato dal concorso di diversi fattori, economici, occupazionali, sociali, ambientali, anagrafici, mediatici».

Marrazzo che ha ben presente come le tante risse in centro, la diffusa microcriminalità, il fenomeno delle baby gang, siano più un problema di percezione che di effettivo sovvertimento dell’ordine pubblico, ha spiegato: «Si sa che fa più rumore a un albero che cade che una foresta che cresce, spingendo i cittadini in una condizione di forte preoccupazione, quasi di presagio di quello che potrebbe loro accadere. Questo vuol dire che non possiamo accontentarci di quello che è stato fatto perché dobbiamo, con la nostra azione, tendere a fare sempre di più e per questo mi sento di assicurare che la Polizia di Stato continuerà sempre con maggiore impegno a fare la sua parte, nella consapevolezza che la sicurezza è una partita che si può vincere se a scendere in campo è una squadra nella quale ognuno ha un ruolo e i cui risultati sono fortemente condizionati dallo specifico contributo di ciascuno».

Il Questore, dunque, ha auspicato «una più efficace strategia di intervento sul piano preventivo e repressivo, offrendo migliori e più sostenibili risposte. Inevitabilmente, in quest’ottica, finisce per assumere sempre più importanza la prevenzione, sulla quale investiamo le nostre maggiori e quotidiane energie. E questo si traduce nella consapevole e rafforzata attenzione al servizio controllo del territorio«. Per questo sono state organizzate pattuglie H24 dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, comprese nel piano coordinato di controllo del territorio. Queste, ha concluso Marrazzo, «Sono deputate ad intercettare ogni anomalia o criticità che possa compromettere il regolare divisione civile. Sono gli occhi vigili sulla città ed il calo generale del numero dei reati conferisce inequivocabile valenza al lavoro svolto, seppur nella consapevolezza di non poter essere ovunque e che inevitabilmente qualcosa possa sfuggire maggiormente«.

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