Fiocchi: «Decreto dignità,

un mare di problemi»

Duro il giudizio di Stefano Fiocchi, presidente dell’azienda di munizioni: «È stato realizzato con i piedi» - «I sindacati hanno capito la situazione, siamo riusciti a stabilizzare i contratti a tempo determinato in scadenza»

Lecco

«Una norma di questo genere crea grossi problemi alle aziende e, inevitabilmente, sui lavoratori. Nel nostro caso, grazie alla disponibilità dei sindacati, siamo riusciti a metterci una pezza, stabilizzando o prorogando tutti i contratti a tempo determinato che avevamo in essere. Ma se non si interverrà con modifiche mirate in particolare sulla motivazione da apporre al rinnovo, questo provvedimento sarà alla base di cause legali a non finire».

A criticare senza giri di parole il Decreto Dignità voluto dal governo giallo-verde è Stefano Fiocchi, presidente della Fiocchi Munizioni di Lecco. L’azienda proprio nei giorni scorsi ha raggiunto un accordo con i sindacati riguardo gli 86 dipendenti a termine, in funzione delle novità introdotte con il Dl. Di fatto, verrà assunta a tempo indeterminato una trentina di persone (l’intesa parla di almeno il 90% dei 32 con oltre 24 mesi di rapporto lavorativo), mentre gli altri verranno prorogati di un altro anno senza apposizione della motivazione, deroga concessa da Fiom, Fim e Uilm.

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