Galbiate è Comune “virtuoso”, lo certifica la Banca d’Italia

Anche il Ministero conferma: ha speso meno di quanto avrebbe potuto

Galbiate

Tutti a raccolta: la pubblicazione, l’altro giorno, dei dati che premiano Galbiate - firmati nientemeno che da Banca d’Italia e ministero delle finanze - ha comportato un insolito vertice, in municipio.

Attorno al tavolo sindaco, assessori, responsabili degli uffici municipali: tutti a battersi le mani e pacche sulle spalle «per i risultati ottenuti» nella propria fascia di popolazione.

Effettivamente, non capita tutti i giorni – anzi, quasi mai – di passare l’esame dei due soggetti che compongono la società “Sose”, specializzata negli studi di settore sugli enti locali, costituita apposta per rilevare precisi parametri matematici, ritenuti oggettivi, e dare pagelle. Manager incaricati da Banca d’Italia e ministero stabiliscono qual è il fabbisogno di spesa: l’obiettivo dei Comuni (e di Regioni, e Province) è di starci dentro..

Quali enti possono dirsi, dunque, virtuosi e hanno speso quanto dovrebbero? Galbiate è risultata tra questi, mentre – per esempio – il vicino Oggiono, con la stessa popolazione e un territorio simile, si è piazzato lontano. Per Galbiate il fabbisogno stimato è di quatto milioni 715mila euro: ne spende storicamente tre milioni 950mila; dunque, in Comune sono riusciti a fare meglio che in Banca d’Italia e al ministero.

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