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Mercoledì 21 Settembre 2011
Gli industriali di Lecco
<Governo, serve una scossa>
Il presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi è in perfetta sintonia con Emma Marcegaglia che, senza tanti giri di parole, ha detto che il Governo o fa le riforme vere, e non quelle di cartapesta e solo annunciate, o è meglio che lasci, perché l'Italia è sull'orlo del baratro.
Vista la premessa, è evidente che Giovanni Maggi è in perfetta sintonia con Emma Marcegaglia che, senza tanti giri di parole, ha detto che il Governo o fa le riforme vere, e non quelle di cartapesta e solo annunciate, o è meglio che lasci. Perché la situazione è grave e questa volta anche seria (a differenza di quanto diceva Ennio Flaiano, ma erano altri anni) perché i mercati non fanno sconti. E se lo spread sui nostri titoli pubblici aumenta non è che possiamo cavarcela con un'alzata di spalle, perché alla fine il conto arriva a noi.
«La Marcegaglia - racconta Maggi - ha convocato a Roma tutti i presidenti delle territoriali (in pratica i numeri uno di tutte le associazioni provinciali, ndr) e ci ha spiegato i contorni della situazione che stiamo vivendo. Ci ha detto che siamo sull'orlo del baratro e che ci possono salvare solo le riforme strutturali, anche se impopolari. E tutti i cento e passa presidenti si sono dichiarati d'accordo con l'analisi della Marcegaglia. I toni dei rappresentanti del nordest sono stati più duri e rabbiosi, i nostri più pragmatici. Ma la sostanza è che bisogna agire in fretta, con interventi che spingano il paese su un percorso di crescita. Questo serve al paese. Questo è stato fatto in Spagna dove si è avviata una discontinuità con le precedenti politiche economiche. E qui in Italia invece i giornali sono ogni giorno riempiti da tutt'altri temi. E intanto - prosegue il numero uno di via Caprera - Standard & Poor's ha abbassato il nostro rating. Una decisione che peserà su tutti. Che avrà conseguenze sulle aziende manifatturiere: le banche pagheranno di più la raccolta e, di conseguenza, sarà più caro il credito alle imprese».
Quali misure servono per rilanciare l'Italia? Maggi sposa in pieno la ricetta Marcegaglia che pone tra le priorità le privatizzazioni, le liberalizzazioni, la riforma fiscale e quella delle pensioni. Le risorse così liberate potrebbero essere usate per ridurre il cuneo contributivo a favore di lavoratori e imprese.
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