
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 14 Luglio 2018
«Il palaghiaccio? Più che un sogno a Sondrio»
La campionessa olimpica Fontana a il dirigente del Coni, Vanoi, incontrano il sindaco. L’assessore allo Sport, Diasio: «Non siamo ancora alla fase del progetto, ma le premesse ci sono tutte».
Non era una boutade da campagna elettorale: alla realizzazione di un palazzo del ghiaccio la giunta del sindaco Marco Scaramellini ci sta lavorando sul serio. Non è un caso che ieri mattina nella stüa che ospita l’ufficio del primo cittadino si siano visti la pluri medagliata olimpica dello short track Arianna Fontana e il dirigente del Coni Sandro Vanoi. Con loro, oltre al sindaco, anche l’assessore allo Sport del Comune di Sondrio Michele Diasio.
«Personalmente sono sempre stato favorevole alla costruzione di un palazzetto per il pattinaggio - dice Scaramellini -. Sono contento di aver avuto l’occasione di parlarne con un’icona sportiva come Arianna Fontana e con una persona competente come Sandro Vanoi di cui ho la massima stima e che non per niente era tra i candidati della mia lista. In questa iniziativa ho anche la fortuna di poter contare sulla competenza di Michele Diasio, l’assessore che segue direttamente tutti i dettagli della pratica».
È proprio l’assessore allo Sport a fare il punto sulla situazione. «Diciamo che siamo in una fase intermedia tra quella della semplice idea e quella del progetto vero e proprio - spiega Diasio -. Stiamo facendo tutti quei passi che sono necessari per definire la questione dei costi. Per essere precisi, più che il costo complessivo dell’opera bisogna valutare la parte a carico del Comune al netto di eventuali finanziamenti, i benefici complessivi in termini economici, le spese per la gestione e tutta una serie di aspetti secondari che devono comunque essere calcolati con precisione. Se tutto va come speriamo, allora si potrà passare alla fase della progettazione vera e propria».
Nessun dubbio invece sull’importanza che la struttura avrebbe per la città e per tutto il Sondriese in termini di ricadute positive per le attività ricreative e turistiche, oltre che sportive. «Con Arianna e con Sandro abbiamo parlato proprio di questo - ancora l’assessore -. Ovviamente, vista la presenza di una campionessa olimpica, in questo caso ci siamo concentrati di più sui possibili sviluppi in termini puramente sportivi. Mi riferisco al fatto di poter ospitare a Sondrio squadre agonistiche, competizioni di un certo livello ecc. Le risposte della nostra campionessa sono state assolutamente incoraggianti. Arianna ci ha raccontato, per esempio, che le capita di gareggiare in città nelle quali gli atleti devono fare anche mezz’ora di autobus per raggiungere il palazzetto dal proprio albergo. Noi qui in questo senso partiremmo già con un grande vantaggio».
Resterebbe da definire anche la sede del palazzetto. «Invece questo è l’ultimo dei problemi - sempre Diasio -. Non crediamo neanche la struttura si debba realizzare per forza a Sondrio. Andrebbe benissimo anche uno dei comuni del circondario».
© RIPRODUZIONE RISERVATA