
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 28 Maggio 2014
Il professor Valmadre
e quel libro speciale
sulla scuola serale
Lo storico insegnante grosino ha compiuto 97 anni - Dai suoi tre figli un regalo del tutto particolare - «Ecco la traccia dei miei 20 anni di volontariato»

Secondo molti il libro è il regalo più bello che si possa fare. L’hanno pensato anche Dino, Elena e Laura Valmadre che per il compleanno numero 97 di papà Pietro, il professor Valmadre, figura storica dell’insegnamento grosino, attualmente il più anziano fra gli uomini del paese, hanno fatto questo tipo di pensiero.
Ma quello scritto da Laura, indimenticabile docente di greco e latino al ginnasio del liceo classico di Sondrio dalla fine degli anni Settanta ai primi anni Novanta, è un libro speciale perché dedicato alla scuola serale “Lascito Caspani” della quale il papà fu responsabile dal primo all’ultimo giorno di attività (’48-‘69).
«Sono contento di questo libro perché in questa maniera resterà traccia dei vent’anni di volontariato che ho svolto nel mio ruolo di responsabile della scuola» afferma il professor Valmadre che gode di ottima salute e divora un libro dietro l’altro. Indelebile per i tre figli il ricordo di quel papà che di giorno insegnava nella scuola pubblica e la sera si metteva in sella alla bicicletta e poi alla moto per raggiungere Grosio dalla frazione di Tiolo per insegnare a quei ragazzi che conclusa la quinta elementare e compiuti i 14 anni di giorno andavano a lavorare e la sera andavano a scuola. Una scuola nata grazie alla generosità di Francesco Caspani “Checu Bori” scomparso nel 1919 che non avendo eredi diretti decise nel testamento che il suo patrimonio fosse gestito da un comitato di cinque membri: il presidente sarebbe stato il presidente stesso della
“Congregazione di carità” che nel 1937 diventò Eca (ente comunale di assistenza) gli altri membri sono il parroco , il medico condotto, il giudice conciliatore e un rappresentante del Comune. Nel suo testamento Caspani dispose che il comitato istituisse una scuola nelle quale i giovani grosini, dai 14 ai 18 anni, imparassero a essere cittadini onesti e religiosi La burocrazia fece sì che la scuola ebbe il via 30 anni dopo la scomparsa di Caspani nell’edificio oggi di proprietà comunale che porta il suo e nel quale c’è l’ufficio postale.
« Improntai l’attività scolastica dando grande spazio al disegno tecnico- rivela il professor Valmadre- perché quelli erano gli anni della ricostruzione del dopoguerra e quindi il settore edilizio avrebbe avuto grande sviluppo».
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