
Dilettanti Calcio / Sondrio e cintura
Martedì 29 Aprile 2025
Il Sondrio è salvo. Il presidente Rigamonti: «Un risultato che vale oro»
Sondrio
Non c’è due senza tre: per la terza stagione consecutiva, infatti, il Sondrio ha centrato il proprio obiettivo: se, l’anno scorso e due anni fa si è trattato della vittoria del campionato, rispettivamente di Promozione ed Eccellenza, questa volta è arrivata, con una giornata d’anticipo la certezza matematica della salvezza e della permanenza in serie D. Obiettivi diversi, dunque, ma ugualmente complicati e importanti e che, soprattutto, lasciano nei protagonisti le stesse, meravigliose, sensazioni.
«E’ la stessa gioia dell’anno scorso, quando abbiamo vinto il campionato: i ragazzi hanno dato veramente l’anima, soprattutto in questo girone di ritorno e quindi si possono fare solo ringraziamenti - ha commentato un radioso Michele Rigamonti, presidente del Sondrio -. Ringrazio proprio i calciatori in primis, il direttore sportivo Christian Salvadori con il quale ci sentiamo ogni giorno e condividiamo gioie e dolori, mister Amelia, visto che da quando è arrivato lui la faccia della squadra è cambiata, e tutta la società con tutte le persone che tutto l’anno sono vicine alla società stessa. Non per ultimo i tifosi, veramente encomiabili, perché comunque ci sono sempre vicini anche in trasferte assurde». Nonostante un avvio complicato, come normale per una neopromossa, un budget di molto inferiore alle rivali, e l’esonero di mister Bifini a ottobre, il Sondrio ha saputo far quadrato e rimettersi in carreggiata e, non solo portare a casa con pieno merito quello che era l’obiettivo dichiarato a inizio stagione, ma anche issarsi nella parte sinistra della classifica con una strepitosa rimonta da fine gennaio in poi.
«Quella che abbiamo conquistato non è solo una salvezza, ma un nono posto in un girone che è tra i più difficili della serie D in Italia - ha infatti spiegato con orgoglio il presidente Rigamonti -. Inoltre, questo è un obiettivo conquistato da un gruppo di giocatori che è arrivato dalla Promozione e nel quale c’è solo un giocatore, come già ho avuto modo di dire, che l’anno scorso ha fatto la serie D. Dunque quello che abbiamo fatto è veramente un miracolo». Un miracolo costruito giorno per giorno, come detto non senza fatica e per il quale il presidente Michele Rigamonti, dopo i vari ringraziamenti rivolti, ha anche una dedica speciale: «Tutto questo è stato conseguito grazie alla passione e alle persone che sono vicine alla società. Non voglio dimenticare, però, nemmeno la mia famiglia e mia moglie perché starmi vicino quando si vince è facile, ma quando si perde la domenica è difficile – ha sottolineato il numero uno della società biancazzurra -. Anche se Christian Salvadori l’anno scorso disse che nel campionato di serie D non avremmo dovuto essere umorali, vi garantisco che quando sei su un campo di calcio e vedi la partita la vivi fino all’ultimo secondo al cardiopalma. È il bello del calcio, che dà delle emozioni che penso che pochi sport al mondo diano». Giuseppe Maiorana
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