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Giovedì 09 Ottobre 2025
Il Sondrio in coppa torna a vincere, Amelia: «La strada è giusta»
Il mister sottolinea la positività del gruppo e la costruzione di un equilibrio nello spogliatoio, ma avverte: «Ora testa alla Leon, sarà dura».
Sondrio
Torna a gioire il Sondrio che, dopo sei sconfitte consecutive in campionato, supera il Breno ai rigori nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia e prosegue la sua avventura nella competizione.
Decisiva un’infinita serie di rigori in cui calciano tutti e 20 i giocatori di movimento: il Sondrio ha il primo match-point con Badjie, dopo quattro rigori consecutivi segnati e il penalty parato da Uccelletti a Bezati, ma il centrocampista biancazzurro manda alto. Si va così a oltranza con i padroni di casa a segno per altre cinque volte e l’errore stavolta decisivo di Berna che colpisce la traversa con Uccelletti che aveva anche intuito la traiettoria del tiro dell’avversario.
Per quanto riguarda i 90 minuti di gioco, mister Amelia ha operato un certo turnover nella sua formazione, per gestire le forze viste le tre gare in otto giorni, fare recuperare il ritmo partita ad alcuni componenti della rosa e riportare in condizione chi, come Boschetti, è reduce da un lungo infortunio. Proprio a proposito di infortuni, da segnalare che i giocatori del Sondrio sono scesi in campo prima del via per la foto di rito con una maglia del loro compagno Caballero-Ojeda, operato al menisco nei giorni scorsi e che sarà fuori fino a marzo.
La gara inizia con il Breno a rendersi pericoloso già al 2’, ma il tiro di Randazzo che trova spazio sulla sinistra, termina a lato. Il Sondrio reagisce al 12’: corner dalla destra e bel taglio sul primo palo di Badjie che colpisce di testa, trovando però l’opposizione di un difensore. Ne scaturisce un altro tiro dalla bandierina sul quale, dopo una corta respinta della difesa, Tomaselli calcia bene in diagonale, trovando però ancora una volta un giocatore del Breno sulla propria strada.
Al 25’ Parodi mette in mezzo da sinistra un bel pallone, sul quale però sia Tall (positivo il debutto per il neo acquisto), sia Borserio Gaggi arrivano con un attimo di ritardo.
Nella ripresa, il primo a rendersi pericoloso è ancora il Breno al 6’: si sviluppa una mischia sugli sviluppi di un corner nell’area piccola del Sondrio, ma la difesa riesce ad allontanare il pallone. Al 20’ si fanno vedere ancora i bresciani, ma il tiro dal limite di Baldelli termina a lato di un soffio.
Al 25’ Tomaselli prova il “gol olimpico” direttamente dalla bandierina e sfiora il bersaglio, mentre al 29’ è Badjie a calciare a lato da buona posizione. Al 40’ i biancazzurri protestano per un tocco di mano in area di un difensore del Breno su rinvio sbilenco di un compagno, ma l’arbitro lascia proseguire il gioco.
Negli ultimi minuti sono così i bresciani a sfiorare il colpo grosso, ma sale in cattedra Uccelletti che prima respinge in tuffo il diagonale a mezza altezza di Servalli servito da una sponda aerea di Melnychuk e poi vola a deviare in corner la conclusione dalla distanza di Cretti indirizzato sotto la traversa.
Finisce così a reti inviolate e si va ai calci di rigore dove il Sondrio ha la meglio e può finalmente tornare a sorridere.
La strada è quella giusta e il successo contro il Breno di ieri è il primo mattone per costruire il futuro del Sondrio e risalire la china: può essere soddisfatto mister Marco Amelia per la prova e il risultato dei suoi alla Castellina contro i bresciani nei trentaduesimi di Coppa Italia di serie D.
«La positività - ha sottolineato il tecnico biancazzurro - è aver tirato i calci di rigore tutti molto bene, anche quello di Badjie che è stato calciato “secco” anche se poi è finito alto. Avevamo provato martedì proprio i rigori e su quelli ero abbastanza tranquillo».
Il successo ai rigori ha comunque coronato una prestazione nell’arco dei novanta minuti nei quali c’erano stati altri aspetti positivi. «Mi è piaciuta la partita - ha proseguito mister Amelia - e ci sono state tante note positive: vedere Boschetti in campo in questo modo mi fa piacere, poi è normale che debba rimettergli minutaggio e soprattutto gestirgli il fastidio che spero sia ormai passato; è positivo vedere i nuovi integrarsi, sia chi ha giocato dall’inizio, come Tall e Tomaselli, sia chi è entrato dopo come Heatley; anche i “ragazzini” come Borserio hanno fatto bene. Ho dovuto togliere purtroppo Dos Santos perché pensavo riuscisse a stringere i denti con un problema al ginocchio, però era un po’ in difficoltà e dolorante e visto che si rigioca tra quattro giorni meglio non rischiare. Però tutto molto positivo, anche il portiere che ha fatto due ottimi interventi».
Tra gli aspetti da migliorare, invece, ancora quello della concretezza in fase offensiva: «Potevamo vincerla prima, ma poi anche perdere, visto che nel finale eravamo stanchi - ha sottolineato sempre mister Amelia -. Avremmo potuto essere più incisivi sotto porta e più lucidi nell’ultimo passaggio, ma da questo punto di vista sono tranquillo perché continuiamo a lavorare».
Insomma, come ha tenuto a ribadire sempre mister Amelia «da questa partita esce una sensazione positiva e soprattutto quella che è la strada per ricostruire un equilibrio di spogliatoio, un equilibrio tra i giocatori e di gente che piano piano prende il posto giusto all’interno di questo gruppo e che lo trascina verso il tornare a quella strada che conosciamo che è quella del lavoro, del sacrificio, dei risultati, delle gioie e anche dei dolori a volte con la capacità di uscirne a testa alta. I ragazzi stanno lavorando in questo: ovattiamo lo spogliatoio, il lavoro che facciamo con tutte le persone intorno, lo staff, grazie all’aiuto di tutti».
«Questo è quello che bisogna fare in un momento del genere - ha concluso mister Amelia -. Da domani si riprende a lavorare: recuperiamo energie e prepariamo la Leon che ha cambiato allenatore e dovremo stare attenti».
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