
Cronaca / Lecco città
Lunedì 03 Agosto 2015
«In casa luci accese
e altri trucchetti
per evitare i ladri»
Dal questore di Lecco Gabriella Ioppolo le indicazioni
per andare in vacanza un po’ più tranquilli e scongiurare i furti
Agosto tempo di ferie. E, si sa, quando il gatto non c’è, i topi (d’appartamento) ballano. Così lasciare incustodite case, villette, appartamenti, può rovinarci anche solo il pensiero di trasferirci in luoghi solivi, al mare o in montagna.
Non è vero, poi, che difenderci da chi vuole violare le nostre case per arraffare tutto il possibile, costi tanto, forse troppo. Non è sempre necessario un antifurto di ultima generazione. Più importanti sono le regole del buon senso, soprattutto se supportate dall’esperienza della Polizia di Stato e di chi la guida sul territorio ovvero il questore Gabriella Ioppolo.
Questore, innanzitutto, quanto incide nella vita dei cittadini il fenomeno dei furti in appartamento?
Purtroppo il fenomeno dei furti continua a essere un problema non indifferente anche perché al di là del danno economico, che tra l’altro diventa pure difficile recuperare, subisce una violenza morale, una forzatura della propria privacy. Ha delle conseguenze che poi è difficile poterle superare perché ti porta un senso di insicurezza generalizzato che nel tempo passerà pure, ma che necessita del lungo periodo per essere messo alle spalle. Ecco perché il furto per me è un crimine odioso al di là della sua valenza economica.
La Polizia, le forze dell’ordine in genere, non possono essere dappertutto. Difficilissimo presidiare il territorio ed essere al posto giusto al momento giusto.
Al di là della nostra prevenzione e del controllo del territorio ci sono tanti accorgimenti che possono essere molto utili per la nostra sicurezza e per aumentare le difficoltà a chi sta perpetrando questi furti.
Diamo dei consigli ai nostri concittadini?
Partirei dal primissimo consiglio, quello fondamentale: far sì che la casa sia vissuta. Penso a timer elettronici che accendono e spengono le luci a determinati orari; chiedere ai vicini di parcheggiare la loro macchina nel posto auto di casa nostra; farci ritirare la posta da parenti o amici. Dare, insomma, dei segnali che non siamo in vacanza, ma che siamo rimasti all’interno dell’abitazione. Inoltre informare vicini e parenti sulla nostra partenza e lasciare una chiave per fare dei controlli. Evitare che le targhette del citofono contengano il nome e cognome per intero del proprietario. Questo perché i ladri dal nome per esteso possono risalire a numeri di telefonia fissa e controllare se siamo in casa o meno.
Siamo riusciti a organizzarci in tal senso. Ma il ladro di turno non si fa ingannare. Capisce che non ci siamo e dà l’assalto all’abitazione. Che fare?
Sembra banale ma bisogna innanzitutto chiudere sia porte che finestre e accertarsi che siano ben chiuse; attivare, se installati, tutti i sistemi antiintrusione. Preferisco gli allarmi al cane ben addestrato che può essere utilissimo ma è facilmente eliminabile. Più utile integrare vari sistemi in maniera tale che diventi più difficoltoso entrare nelle case. Per esempio, per villette o case con giardino, creare dei percorsi quasi obbligati o comunque più complicati (spargere cocci di vetro su alcuni muretti e non su altri, per esempio), che conducano il ladro nelle zone più protette in modo da sorprenderlo con gli allarmi. Avere un adeguato sistema di illuminazione su tutto l’ambiente esterno.
Non abbiamo soldi per un allarme costoso. Eppure vogliamo evitare che i nostri pochi averi siano portati via. Che fare?
Depositare in banca i valori e gli ori che, magari, hanno un valore anche affettivo. Con pochi euro si può affittare una cassetta di sicurezza per il periodo in cui siamo via. Così evitiamo a monte il problema. E poi, anche senza allarme, attrezzarsi con vetri antisfondamento, porte blindate. Certo se a questi sistemi di difesa riusciamo ad unire anche un allarme dissuadiamo il malvivente dall’entrare proprio in casa nostra.
Il “mors tua vita mea” nei furti in appartamento, è sempre valido?
Proprio così. Purtroppo. Il ladro valuta dove è più facile entrare. Mettere in difficoltà il ladro comporta che l’attenzione si sposti su altri siti. È brutto pensare che se la nostra casa è ben difesa, il ladro vada dal vicino. Ma è la tragica realtà dei fatti. Per cui chi meglio si difende, evita che sia proprio la sua la casa prescelta per essere svaligiata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA