In fuga dalla sanità locale

Anche per nascere

Ostetricia, ginecologia e neonatologia sono i reparti che registrano il tasso più alto

Incrementi significativi negli ultimi cinque anni anche per cardiologia, mentre migliora ortopedia

Sondrio

In fuga da ostetricia, ginecologia e neonatologia. Ma anche da cardiologia, ortopedia e traumatologia. Senza dimenticare pediatria.

Sono questi i reparti dei quali i residenti della provincia di Sondrio, con differenze territoriali importanti, si fidano meno, tanto da scegliere di rivolgersi altrove, anche a costo di chilometri e disagi.

Negli ultimi cinque anni, dal 2008 al 2013, il tasso di fuga complessivo in provincia di Sondrio è aumentato del 2,7% con differenze anche significative tra distretti e branche specialistiche.

Nel distretto di Morbegno si registra l’incremento più marcato (5,8 %) e nel 2013 si osserva un ulteriore incremento. A Morbegno e Chiavenna il tasso di fuga rimane in assoluto più elevato rispetto agli altri distretti (32,1% e 30,3% rispettivamente nel 2012 e 35,2 % e 31,8 % nel 2013).

Il tasso di fuga di ostetricia e ginecologia è intorno al 25% (rispetto al numero complessivo di ricoveri); quello di neonatologia superiore al 15%; intorno al 33% quello di pediatria (in calo rispetto al biennio 2010-2011 ma in crescita rispetto al 2012).

Incrementi significativi anche nelle branche specialistiche di cardiologia - con una percentuale prossima al 30% - e di ortopedia e traumatologia - anche in questo caso intorno al 30%, incalo rispetto al 2011 e al 2012.

Ulteriori incrementi della fuga si registrano nella branca di oculistica - passata da meno del 40% al 44% -, fenomeno che però può essere spiegato con i cambiamenti avvenuti nel trattamento di alcune patologie passate dal regime di day hospital a quello ambulatoriale.

e 2,1 % fuori regione).n

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