Introbio, in Cademartori

otto posti sono a rischio

Lactalis annuncia il trasferimento dei lavoratori in altre unità

Il sindacato: «Difficoltà logistiche, questi sono licenziamenti»

INTROBIO

Chiude il reparto gorgonzola della Cademartori di Introbio. E’ intenzione dell’azienda trasferire gli otto lavoratori in altre unità produttive del gruppo Lactalis.

La comunicazione è stato formalizzata dal colosso francese in un incontro con i sindacati.Lactalis ha anche annunciato l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Caravaggio che occupa 218 lavoratori.

La chiusura dei due siti risponde - secondo il gruppo francese - alla necessità di razionalizzare i costi: «Abbiamo deciso - spiega Giulio Ferrari, direttore industriale del gruppo Lactalis - di intervenire sui costi della nostra struttura industriale chiudendo uno dei sei stabilimenti lombardi (a cui va aggiunto il reparto della Cademartori, ndr) per proteggere il nostro intero sistema industriale in Italia». Per i sindacati lecchesi, la chiusura del reparto Cadematori nei fatti si tradurrà nella perdita degli otto posti di lavoro.

Enzo Mesagna, segretario della Fai-Cisl: «E’ una notizia che è arrivata inattesa, anche perché in un vertice a dicembre ci era stata chiesta la disponibilità al lavoro straordinario. E’ evidente che, per una questione logistica, gli otto lavoratori della Cademartori non potranno essere trasferiti in altri stabilimenti. Senza contare - continua il segretario della Fai Cisl - che le prospettive di tutto lo stabilimento di Introbio diventano molto incerte. Oggi in Cademartori lavorano 35 persone che diventerebbero 27 senza gli addetti del reparto zola. E - conclude Mesagna - con questi numeri è difficile immaginare un futuro stabile per tutta l’unità di produzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA